La pizza baciata è una specialità della cucina tipica romana. Viene chiamata anche “pizza tasca” e consiste in due strati di impasto steso che vengono sovrapposti, quasi a baciarsi tra loro come suggerisce il nome della ricetta stessa. Gli strati vengono cotti proprio sovrapposti, ma non si amalgamano tra loro, invece restano ben distinti, resi impenetrabili dall’olio di oliva che viene spennellato tra i due lembi.
L’impasto della pizza baciata è abbastanza canonico e prevede la farina Manitoba, il lievito di birra (fresco oppure secco, in base a come siete più comodi), acqua, sale e olio di oliva. Come per tutti gli impasti di questo tipo, il risultato deve essere omogeneo ed elastico, per poter risultare malleabile quando viene steso con il matterello, ma al tempo stesso tutt’altro che colloso.
Dopo aver sistemato i vari pezzi di pizza, questi vengono cotti in forno e, dopo la cottura, “aperti” a mano per essere farciti.
Ci sono vari modi per farcire la pizza baciata. Certo, forse il più veloce potrebbe essere ricorrere agli affettati, ma ci sono ingredienti crudi o trasformati che possono risultare molto interessanti, per esempio gli ortaggi arrostiti o grigliati.
Un mix insolito da provare? Uno strato di ricorra forte, qualche filetto di alice, pomodorini tritati, rucola e qualche goccia di olio di oliva qua e là. Ma naturalmente potete lasciare che il vostro gusto e la vostra fantasia prendano giustamente il sopravvento.
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