La salamoia bolognese è un condimento che, se piace e se non si hanno intolleranze o allergie al singolo ingrediente, dovrebbe trovarsi sempre in casa alla bisogna. Per alcuni tra noi rappresenta un ricordo sentimentale: chi è già abituato a preparare il condimento, l’ha appreso da genitori, nonni, zii. Per alcuni di loro era una sorta di rito: a fine estate, per preservare in autunno e in inverno la ricchezza delle spezie, si usava conservarle così, in modo da utilizzarle per diversi piatti salati.
Sì, perché la salamoia bolognese contiene molto sale, e anche abbastanza pepe in alcune varianti (ma c’è appunto chi non ce lo mette perché preferisce per esempio macinarlo al momento). Il condimento trova utilizzo sulle carni: va bene per gli arrosti, per le cotture in padella, alla piastra, al forno. Con il pollo, possiamo massaggiare l’esterno con la polvere ottenuta, ma anche metterne un po’ all’interno: l’aroma che ne scaturisce è assolutamente unico.
Questo condimento va bene però anche con altri ingredienti, per esempio con le patate. Potete usare la salamoia bolognese quindi quando fate il purè di patate, ma anche per gli impasti, dalle crocchette al gateau, magari con l’aggiunta di un pizzico di noce moscata. Da provare anche con le melanzane arrostite o in teglia.
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