I bruscitt sono molto più che un piatto di carne della tradizione. Sono una sorta di identità locale profondamente sentita e radicata nel territorio.
Basti pensare che esiste addirittura il Magistero dei Bruscitti di Busto Grande, una confraternita enogastronomica che vigila e controlla sul rispetto di questa e delle altre ricette tipiche nate a Busto Arsizio, un paese in provincia di Varese.
Bisogna aggiungere che la ricetta dei bruscitti è certificata con atto notarile e depositata alla camera di commercio di Varese.
Originariamente era un piatto povero che permetteva alle donne, spesso impegnate con il lavoro nei campi o in fabbrica, e quindi fuori casa, di avere la cena pronta senza perdere tempo in cucina
Oggi è un piatto tradizionale, che va preparato con attenzione, meglio se servito con l’immancabile polenta. Come alternativa alla polenta, si può scegliere si servire i bruscitt anche con il purè di patate, o su qualche fetta di pane tostato. Comunque sia, non può certo mancare un buon bicchiere di vino rosso ad accompagnare il pasto.
Il termine bruscitt significa letteralmente briciole, e si riferisce alla carne di manzo, che deve essere tagliata con il coltello. Che non vi venga in mente di utilizzare la carne macinata!
Articolo originale pubblicato il Settembre 24, 2018
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