Del croque monsieur, come delle madeleine, si parla in un volume che è tutt’altro che un ricettario: Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust. Entrambe le ricette, così come l’autore del libro, sono francesi, e sicuramente questo panino molto peculiare è nato nel Novecento, anche se si sa poco altro: ovvero si sa che ha un corrispettivo con l’aggiunta di uova che si chiama croque madame, ma non si sa il perché di questi nomi né se ci sia una genesi da attribuire a qualcuno.
Quel che è certo è che il croque monsieur è molto gustoso e interessante. Si tratta di un panino imbottito con senape, besciamella e prosciutto cotto, che viene avvolto in uno strato di altra besciamella e grigliato. Ma non prima di essere spolverizzato all’interno e all’esterno di formaggio grattugiato. Di solito se ne usa uno a pasta filante, come l’emmenthal o la groviera, tuttavia potrebbero andar bene, anche se non esattamente ortodossi, il bavarese e la fontina.
Come si può immaginare leggendo gli ingredienti e la descrizione appena resi, il croque monsieur è un piatto versatile dal punto di vista delle occasioni in cui consumarlo, ma non è molto inclusivo: non va bene per vegetariani e vegani, e inoltre è inadatto ai celiaci (a meno che non usiate del pane fatto con una farina priva di glutine e facciate lo stesso nella preparazione della besciamelle) e soprattutto agli intolleranti al lattosio.
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