La crostata alla babbaiola è una ricetta inventata da un piccolo laboratorio di pasticceria che si trovava a Posillipo, quartiere di Napoli. Il laboratorio era specializzato nella realizzazione dei babà, ovvero uno dei dolci più tipici della pasticceria campana. Per questo la crostata prende questo nome, con il raddoppiamento della B, che ricorda il modo in cui il noto dessert viene pronunciato soprattutto in dialetto napoletano.
Preparare la crostata alla babbaiola è davvero molto semplice: si tratta di una normale crostata di pasta frolla, che viene arricchita di una crema contenente un connubio tra crema al limone, addolcita con panna fresca, e ricotta. Non viene indicato quale ricotta usare, ma vi proponiamo di ricorrere alla ricotta di bufala, che è più dolce e cremosa rispetto a una ricotta vaccina o proveniente dal latte di un altro animale.
La crostata alla babbaiola non è adatta a coloro che sono allergici o intolleranti al singolo ingrediente, in particolare gli intolleranti al lattosio e i celiaci. In realtà, si può sostituire la farina di tipo 00 con una farina priva di glutine, rendendo così il dessert maggiormente inclusivo.
Se consumate la crostata alla babbaiola a fine pranzo o a fine cena e siete adulti, potete pensare di accostarci un bicchierino di limoncello o meloncello, che sono liquori tipici campani, o magari un distillato dolce a base di mela annurca.
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