La muhammara è una salsa completamente a base vegetale, simile in un certo senso all’hummus, che viene preparata tipicamente in Siria, nella zona di Aleppo, ma anche in alcune aree della Turchia (ma viene chiamata acuka e usata come antipasto). Il suo nome significa letteralmente “arrossata”, e si riferisce al tipico colorito di questa salsa – usata sovente da accompagnare al pane pita – colorito che viene in gran parte dei peperoni rossi che si utilizzano nella ricetta.
Oltre che con i peperoni, la muhammara è fatta con la melassa di melagrana, il pangrattato, le noci, l’olio d’oliva, il succo di limone, il pepe, la menta fresca e naturalmente l’aglio, che spesso non può mancare nelle varie pietanze tradizionali di quello che è un tempo fu l’Impero Ottomano. L’ingrediente più importante di tutti è il peperoncino di Aleppo, che conferisce al piatto il tipico gusto piccante ma al tempo stesso anche fruttato. Non è facilissimo da reperire, ma si può trovarlo online oppure in qualche negozio specializzato in cucina mediorientale.
Sono diversi i contesti in cui viene consumata la muhammara. Abbiamo detto che il modo più comune e più semplice è accompagnarla al pane pita come si fa con l’hummus, ma in generale può essere accompagnata a tutti i tipi di pane anche tostato. C’è anche chi la usa come contorno sia per i piatti di carne, in particolare il kebab, sia per i piatti di pesce. Ma non va sottovalutata la sua portata all’interno di un’alimentazione cruelty free.
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