Pasta alla carlofortina

La pasta alla carlofortina è uno degli esempi più noti della cucina tabarchina. La cucina tabarchina ha una storia antica: nel XVI secolo alcuni pescatori liguri si trasferirono in Tunisia e poi successivamente nel XVIII secolo si spostarono su un’isola sarda, dando vita appunto al comune di Carloforte, da cui prende il nome la ricetta, una terra amena in cui l’enogastronomia che caratterizzò le sue tradizioni si fondava su un substrato sardo e su superstrati liguri e tunisini.

In effetti a ben guardare la pasta alla carlofortina presenta degli ingredienti caratteristici della cucina tabarchina: il tonno, il pestu (come viene chiamato qui la versione del pesto alla genovese) e particolari tagli di pasta, come per esempio le trofie che abbiamo scelto appunto per questa ricetta, proprio perché tradizionali di Carloforte.

La realizzazione della pasta alla carlofortina non presenta particolari difficoltà, e anzi si fonda tutto sulla realizzazione del condimento. Dopo aver predisposto il pesto (oppure decidere di utilizzare quello già pronto, ma per molti potrebbe apparire un’eresia), si passa alla cottura di tonno fresco e pomodorini in una padella in cui si è lasciato rosolare dell’aglio per aromatizzare.

Purtroppo la pasta la carlofortina non è una ricetta inclusiva: non la possono mangiare vegetariani e vegani a causa della presenza del tonno, non la possono mangiare i celiaci perché la pasta contiene glutine, non la possono mangiare tutti coloro che sono allergici o intolleranti al singolo ingrediente.

Quando preparare questa ricetta?

La pasta alla carlofortina è un primo piatto che può essere consumato a pranzo oppure a cena.

Preparazione

  1. Sciacquate il tonno, pulitelo e tagliatelo a cubetti.

  2. Lavate i pomodorini e tritateli grossolanamente.

  3. Pulite la cipolla e tritatela finemente.

  4. In una padella con un fondo d’olio, fate rosolare la cipolla e poi aggiungete i pomodorini e il tonno.

  5. Sfumate con il vino bianco, aggiungete il pesto e aggiustate di sale.

  6. Fate bollire le trofie in una pentola con abbondante acqua salata, seguendo i tempi indicati sulla confezione.

  7. Scolate la pasta e condite con il contenuto della padella.

Varianti

Pasta alla carlofortina con tonno in scatola

In questa variante, usate 360 grammi di tonno in scatola dopo averlo scolato. Chiaramente si aggiunge al condimento all’ultimo momento, dopo aver cotto i pomodori e contestualmente al pesto.

Curiosità e consigli

  • Potete seguire la nostra ricetta del pesto alla genovese oppure usare il pesto pronto.
  • Potete scolare le trofie un minuto prima del tempo di cottura indicato, e poi saltarle in padella con il condimento.