La pasta alla lupara è stata una ricetta molto in voga fino agli anni ’80, come un po’ tutte le preparazioni che prevedevano l’utilizzo della panna da cucina. Nel tempo, questa ricetta si è trasformata, per adattarsi a un gusto più contemporaneo, ed è in quest’ottica che è nata la pasta alla lupara vegan, in cui sono previsti esclusivamente ingredienti cruelty free, e quindi non si usa né la panna da cucina né la soppressata (ma la versione tradizionale la trovate tra le varianti).
Preparare la pasta alla lupara vegan è davvero molto semplice: sostanzialmente si realizza un condimento a base di pomodorini freschi, o in alternativa pomodori pelati, con olive nere aglio e prezzemolo. La pasta, dopo essere stata bollita in pentola con acqua salata, viene saltata vivamente nella padella in cui si sta preparando il condimento. Si può aggiungere del formaggio grattugiato quando si serve la ricetta, ma se il piatto deve restare vegan, si deve utilizzare il formaggio vegetale.
La ricetta della pasta alla lupara vegan è chiaramente molto inclusiva, perché non contiene ingredienti che hanno comportato crudeltà sugli animali. Resta però la prescrizione di non consumo per coloro che sono allergici o intolleranti al singolo ingrediente. Si può accompagnare il pasto con un bicchiere di vino rosso corposo, dal primitivo di Manduria al Chianti.
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