Le patate raganate sono un piatto fantastico da consumare in estate, perché è molto semplice e veloce da preparare, in più è sano ed è vegan all’origine, quindi non appesantisce e non crea dilemmi etici consumarlo. Certo però, se non sapete rinunciare ai prodotti di origine animale, potete aggiungere un po’ di formaggio grattugiato, magari del parmigiano reggiano.
Le patate raganate sono una ricetta che proviene da tutto il sud Italia, in particolare dalla Basilicata e dalle zone della Campania e della Puglia che confinano con questa regione, con nomi lievemente diversi. Raganate significa infatti gratinate, dal francese “gratin” che subisce un’inversione consonantica e l’inserimento di una vocale per agevolare la pronuncia. In Sicilia queste patate si chiamano arraganate, ma sono la stessa cosa, patate gratinate appunto.
Nella cucina del sud Italia, questa preparazione fa da base al condimento per le carni al forno, come per esempio l’agnello. Tuttavia l’origine della ricetta è proprio quella delle patate raganate, un piatto povero della tradizione contadina che, come spesso accade in questi casi, è appunto vegan all’origine.
Le patate raganate si possono consumare in molti contesti, in casa o fuori casa, dato che sono semplici da trasportare, oltre che da preparare. Per l’accompagnamento di questo piatto unico suggeriamo una birra rossa e dei peperoncini locali italiani, oppure un buon bicchiere di un vino rosso molto corposo.
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