Dettagli ricetta

Preparazione

1 ora e 0 minuti

Difficoltà

Cottura

40 minuti

Costo

Dosi

per 6 persone

Scafata umbra

La scafata umbra, come si evince dal nome, è un piatto tipico dell’Umbria. Viene chiamato anche baggiana, ma il nome scafata proviene dal nome dei baccelli delle fave, che vengono chiamati scafi: ogni dialetto regionale ha il suo nome infatti per i baccelli delle fave. È fondamentalmente una zuppa estiva che si basa su ortaggi maturi nella stagione estiva: come molte pietanze della tradizione è un cosiddetto piatto povero, ma assolutamente ricco di sapore.

La preparazione della scafata umbra è molto semplice e si basa fondamentalmente su una cottura in umido. Le fave infatti si cuociono con un po’ di brodo vegetale e poi la cottura continua con i fluidi dei pomodori pelati, ma se è necessario si può aggiungere dell’ulteriore brodo. È importante, quando parliamo di cotture in umido, con l’aggiunta di brodo, che questa aggiunta avvenga mano a mano, alla bisogna, affinché la zuppa non risulti troppo acquosa.

Come accade a moltissimi piatti della tradizione contadina regionale italiana anche la scafata umbra è un piatto vegan (ma ci sono alcune varianti che prevedono l’utilizzo del guanciale, per cui occhio agli ingredienti). Per il resto non è adatta solo a coloro che sono allergici o intolleranti al singolo ingrediente, ma comunque può essere consumata da tantissime persone: è una pietanza molto inclusiva.

Quando preparare questa ricetta?

La scafata umbra è un primo piatto che può essere consumata a pranzo oppure a cena.

Preparazione

  1. Pulite la cipolla, tritatela e fatela rosolare in una pentola antiaderente con un paio di cucchiai di olio, così come alcune foglie di mentuccia lavate e il peperoncino tagliato a rondelle.

  2. Versate le fave, con un po’ di brodo vegetale. Il brodo va aggiunto a poco a poco in cottura, in modo che il tutto non si secchi troppo.

  3. Pulite le bietole e spezzettatele a mano.

  4. Dopo 5 minuti di cottura versate le bietole, la polpa di pomodoro e il concentrato e continuate a cuocere per un quarto d’ora circa, aggiungendo brodo se ce ne fosse necessità.

Varianti

Scafata laziale

Niente pomodori e niente biete per la scafata laziale rispetto alla scafata umbra. La ricetta è praticamente identica, ma non ci vanno gli ingredienti succitati, e invece si utilizzano carciofi, lattuga, guanciale e pisellini. Prevedete 1 carciofo ogni 2 persone, 200 grammi di lattuga per 6 persone, la stessa quantità di guanciale e di pisellini.

Curiosità e consigli

  • Per questo piatto vanno usate le fave fresche, private del baccello.
  • In alcune varianti si mette anche il guanciale a cubetti.