Le tagliatelle alle capesante rappresentano un primo piatto davvero interessante. Per chi non sapesse cosa sono le capesante, forse aiuterà il fatto che per molti sono chiamate anche con un altro nome, ovvero conchiglie di San Giacomo o conchiglie Saint Jacques. Sono presenti nei banchi delle pescherie in due varietà: quelle del Mediterraneo e quelli dei mari posti tra Normandia e Irlanda.
Tuttavia non sono sempre di facile reperibilità dappertutto, è sempre meglio ordinarle. Da un lato spesso ai mercati generali i ristoranti fanno la parte del leone e se le accaparrano subito, dall’altra queste conchiglie sono ritenute delle peculiarità in determinati periodi di festa. Sarebbe più semplice trovarle surgelate e già ripiene con la besciamella e un velo di pangrattato in superficie: è il modo in cui molto spesso troviamo le capesante al ristorante sul carrello degli antipasti.
Tornando alle nostre tagliatelle alle capesante: come per tutti i frutti di mare, sappiate che anche le capesante vanno spurgate, tanto più che sono davvero piene di sabbia. Tuttavia per il nostro piatto occorre aprirle e quindi va bene anche che le sciacquiate in acqua corrente prima di passare alla cottura.
Il sugo che condisce le tagliatelle alle capesante è a base di un trito classico (carota, sedano e cipolla), più dei pomodorini e naturalmente le capesante che vanno giusto scottate. C’è però chi aggiunge altri ingredienti come panna o ortaggi: nella nostra variante vi proponiamo un “mari e monti” con il sugo di capesante e funghi porcini.
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