Le alici fritte alla napoletana sono un piatto tipico della tradizione campana: questa specifica pietanza rientra nel cosiddetto “cuoppo di mare”, ossia un cartoccio a forma di cono, che viene venduto tra lo street food e che contiene frittura con ingredienti di mare, dai pesci, come in effetti in questo caso, ai molluschi. Esiste naturalmente anche un “cuoppo di terra”, in cui ci sono polpette di carne e verdure fritte.
Le alici fritte alla napoletana presentano una serie di varianti interessanti. Bisogna notare che non esiste intanto solo la tipicità napoletana per questo tipo di pietanza, ma ne esiste anche una siciliana, lievemente più leggera per l’assenza di formaggio grattugiato nella panatura e, per certi versi, più croccante per via del pangrattato.
Tuttavia le alici fritte si possono cuocere anche in friggitrice ad aria oppure al forno, e inoltre possono essere pastellate. Tra le varianti trovate tutte queste possibilità: tuttavia fondamentalmente questo è un piatto abbastanza semplice, che consta della pulizia delle alici, della panatura di esse e infine della loro cottura.
Le alici, dalle quali si ricavano le alici fritte alla napoletana, non sono un ingrediente molto inclusivo, non solo perché non possono essere consumate da vegetariani e vegani. Sebbene contengano importanti sostanze come omega 3, vitamine del gruppo B, potassio, fosforo, calcio, magnesio, ferro e zinco, sono purtroppo importanti fonti anche di colesterolo e sodio.
Tuttavia, se consumate in quantità non eccessive, si ritiene che facciano bene al cuore, alle ossa, alla produzione di globuli rossi, al metabolismo, al sistema nervoso e ai reni.
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