Il baghrir è una sorta di focaccia lievitata ma molto sottile tradizionale del Maghreb. Si prepara con due tipi di farina (ovvero la farina 00 e la semola rimacinata di grano duro), con due tipi di lieviti (quello di birra e quello istantaneo) e con acqua. Viene consumato di solito a colazione, farcito con burro e miele, ma può essere consumato anche in occasione della cena dei giorni di Ramadan, quando tramonta il sole, magari con marmellata e formaggio.
Per preparare il baghrir vi occorre una piastra antiaderente o una padella antiaderente. Dovrà essere spennellata con l’olio di semi, per poi procedere alla cottura, che avviene in una maniera molto simile a quella dei pancake. In questo piatto il ruolo fondamentale è svolto dalle bollicine: si formano sia sull’impasto per “dirci” che è completamente lievitato, e scoppiano in cottura, per mostrare che la pietanza è pronta.
Il baghrir di base è abbastanza inclusivo, perché può essere consumato anche da chi è vegano, non contenendo ingredienti che hanno comportato sofferenza sugli animali. Tuttavia contiene glutine e quindi non è una pietanza adatta ai celiaci, o in generale a chi è allergico o intollerante al singolo ingrediente. Potete accompagnarlo con latte, caffè o tè nero.
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