La bazlama è un tipo di pane lievitato ma non gonfio tipico della cucina turca. Si presenta sempre con una forma arrotondata, circolare oppure ovale, e anche le dimensioni non sono sempre le stesse. Di solito viene consumato il giorno stesso della produzione, perché non può essere consumato a lungo: come molte pietanze che prevedono la trasformazione della farina, è infatti deperibile. Viene di solito consumato con alcuni condimenti, a partire dai più classici olio di oliva e aglio.
Non vi spaventate: sebbene la bazlama sia una ricetta tradizionale mediorientale e quindi aliena alla nostra cultura culinaria, la sua realizzazione non è troppo complessa, considerando che avviene in maniera simile a qualunque altro tipo di pane al mondo. L’impasto è infatti a base di farina, lievito e latte, con l’aggiunta di patate bollite e schiacciate, che conferiscono alla pietanza gusto e sostanza.
Molto importante per il profumo è il ruolo delle erbe aromatiche, le più comuni: rosmarino, timo, salvia tritati. E altrettanto importante è la lievitazione, che avviene in un posto caldo ma non troppo e sotto a un canovaccio.
La parte apparentemente più complessa della ricetta delle bazlama consiste nella cottura. I panini ottenuti con l’impasto non vanno fritti, ma cotti in una padella antiaderente spennellata con l’olio di oliva. Si rivoltano come fareste con una frittata o con i pancake, ma chi è alle prime armi in cucina può usare una di quelle padelle simmetriche in commercio, che aiutano a rivoltare questo tipo di pietanze nel modo più sicuro e senza sbagliare.
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