Un classico della tradizione romano-giudaica che a definirlo un semplice contorno è un sacrilegio: un fiore fritto dal cuore morbido e petali croccanti per arricchire un pranzo della domenica o da servire come antipasto nelle cene fra amici.
Sebbene non vi siano notizie certe sulla paternità della ricetta, i carciofi alla giudìa si attestano nella cucina del ghetto romano fin dal XVI secolo. I segreti di questo piatto tradizionale e profumato, sono l’ottima varietà di carciofi mammole, noti anche come romaneschi, tondi e senza spine interne, e l’ olio extravergine d’oliva per la frittura.
Armiamoci di un po’ di pazienza e di un bel limone per non far annerire mani e unghie mentre mondiamo i carciofi. Il risultato finale sarà davvero unico e delizioso.
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