Il dango è un dessert giapponese tradizionale che consiste in polpette di riso infilzate in uno spiedino. Solitamente su ogni spiedino ci sono 3 o 4 di queste polpette, o gnocchi che dir si voglia (perché vengono “italianizzati”, definiti anche in questo modo). Tuttavia esistono diverse versioni del dango, tra cui una salata che consiste in polpette di pollo bollite in brodo di pollo.
Quando parliamo di dango in generale, ci riferiamo infatti alla sua versione più diffusa, il mitarashi dango, in cui gli gnocchi infilzati vengono conditi con una salsa detta mitarashi, che consta di zucchero, salsa di soia e amido di mais. Solitamente questo piatto in Giappone viene servito insieme al tè, quindi noi potremmo pensare di consumarlo a merenda, anche se molti tra noi non sono culturalmente attrezzati per la cerimonia nipponica del tè.
Possiamo consumare i dango anche a fine pasto, accompagnati da un bicchierino di sakè se vogliamo restare nell’ambito della cucina nipponica, oppure con un liquorino dolce a base di frutta, come il meloncello, la banana o il mirtillo.
Il dango è una pietanza vegan all’origine, che però non può essere consumata da tutti, ovvero da chi soffre di allergie o intolleranze al singolo ingrediente. Per esempio non può essere consumata da chi è celiaco, perché il tipo di farina di riso che viene utilizzata per la preparazione contiene glutine. Tuttavia si può optare per la farina di riso più comune che, appunto, non contiene invece il glutine naturalmente.
Cosa ne pensi?