L’iris fritta è una rappresentante interessante della pasticceria siciliana. Si tratta infatti di un dolcetto ricco di contrasti, che assomiglia a qualcos’altro (per esempio ai krapfen o alle zeppole), ma poi è un dessert con una propria identità e una specificità ben definita.
Ma in cosa consiste l’iris fritta? Il dessert è composto da un impasto simile a quello del pan brioche, che però viene fritto anziché essere cotto in forno. All’interno dell’impasto viene posta una crema alla ricotta: quest’ultima è infatti un ingrediente tipico di molti piatti, dolci o salati, della cucina siciliana.
Per preparare l’iris fritta ci vuole un po’ di consuetudine in cucina e una grande pazienza, per via del tempo di lievitazione. L’impasto del dessert viene fatto lievitare due volte: la prima anche per 2 o 3 ore per il solo impasto, la seconda per molto meno tempo (è sufficiente un’ora), ma con l’impasto contenente già il ripieno.
L’incorporazione del ripieno nell’iris fritta avviene un po’ come quando si preparano i ravioli cinesi, per cui la crema di ricotta va all’interno di un fagottino di impasto. Va da sé che è fondamentale sigillarne le chiusure, in modo che il vostro dessert non si sfaldi durante la frittura, e che tutta l’umidità sia eliminata prima del contatto con l’olio bollente per gli ovvi problemi di sicurezza.
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