Il Mochi è un dolce fatto con farina di riso glutinoso (Mochiko), molto popolare in Giappone. I mochi sono rotondi, dolci e molto gommosi.
In realtà, questa ricetta nasce in Cina, dove il riso rosso veniva utilizzato per realizzare Mochi appositamente dedicati ai reali. Durante il periodo Heian giapponese tra l’VIII e il XII secolo, il mochi era considerato come il “cibo degli dei“, utilizzato come offerta religiosa nei rituali shintoisti.
La creazione dei Mochi giapponesi risale, invece, a una tradizione tipica del Capodanno. Molte famiglie si riunivano per schiacciare insieme il riso manualmente e realizzare l’impasto dei mochi.
Tradizionalmente, il riso glutinoso viene messo a bagno per una notte. Successivamente viene cotto a vapore e schiacciato con l’aiuto di un oggetto di legno, chiamato kine, o in un mortaio, chiamato usu. Questo processo richiede lo sforzo congiunto di due persone: una preme sul riso con il martello per schiacciarlo, l’altra continua a girare e bagnare il mochi in modo che non si attacchi.
Oggi, in alcuni casi, i mochi possono essere realizzati molto velocemente, anche con l’utilizzo del microonde, mescolando acqua e farina di riso.
Il Mochi ha un alto contenuto proteico grazie al riso. È privo di glutine, povero di grassi saturi, una buona fonte di vitamine A, C, E e K.
Se avete voglia di realizzare una cena in pieno stile giapponese, non potete perdere anche la ricetta del dashi, il classico brodo, accompagnamento perfetto per una zuppa a base di mochi:
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