Il pollo fritto in pastella è una delle ricette più golose da preparare in tempi molto risicati. Va perciò molto bene quando avete degli ospiti a sorpresa, quando dovete dedicarvi a un pasto speciale con molte portate ben più impegnative (magari una festa di compleanno per ragazzini, ma attenzione alle ossa, meglio usare pezzi di pollo disossato in questo caso), oppure quando desiderate un comfort food dell’ultimo momento ma non avete troppa voglia di spadellare tra i fornelli.
Chiaramente si tratta di una ricetta che si presta a diverse varianti, ma il “gioco” del pollo fritto in pastella avviene tutto sulla pastella appunto. Che non è una tempura né una panatura, ma qualcosa di ben specifico, ovvero un impasto a base di farina (o farine, dipende da quali volete usare, con glutine o senza), uno o due fluidi (l’olio di oliva e la birra, in quest’ultimo caso se la vostra pastella è alla birra) e naturalmente una sostanza lievitante, quindi il lievito in polvere istantaneo nella pastella normale – perché nel caso della birra non c’è da aggiungere altro.
Naturalmente questo piatto non è molto inclusivo. Il pollo fritto in pastella non può essere infatti consumato da vegetariani o da vegani, dai celiaci nel caso si usi una farina con glutine e ovviamente da tutti coloro a cui, per ragioni di salute, è stata inibita la frittura.
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