Il soufflé al formaggio fa parte delle variazioni di una ricetta di origine francese, sia dolce che salata, che da lungo tempo è stata rivisitata in diverse versioni anche in Italia, il soufflé appunto. Il nome deriva dal verbo francese souffler, che vuol dire letteralmente “soffiare” e si riferisce al fatto che questa pietanza si gonfia durante la cottura in forno, risultando soffice e morbida, e quindi adatta anche al palato di bambini e anziani.
Purtroppo il soufflé al formaggio non è un piatto molto inclusivo, nonostante la sua consistenza. Si tratta infatti di una pietanza vegetariana, ma non adatta non solo ai vegani, ma anche e soprattutto a coloro che sono intolleranti al lattosio, dato che il formaggio ne costituisce l’ingrediente principale. Si può preparare con la besciamelle oppure senza, come potete leggere tra le varianti annoverate.
La preparazione del soufflé al formaggio non è molto adatta a coloro che stanno muovendo i loro primi passi in cucina: la sfida è appunto rappresentata dal fatto che il soufflé deve gonfiarsi e non sgonfiarsi – anche se naturalmente perde un po’ di volume appena esce dal forno, ma nulla di troppo significativo. Tutto dipende dal modo in cui monterete gli albumi e li incorporerete al resto del composto da creare: solitamente mescolando da sotto in su, gli ingredienti montati non si smontano.
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