Gli sporcamuss sono dolcetti tipici della pasticceria pugliese. Si tratta di quadrati di pasta sfoglia che vengono farciti con crema pasticciera all’interno. Ma c’è anche chi li farcisce con la crema Chantilly (che si ottiene mescolando uguali parti di panna montata e crema pasticciera), crema al cioccolato (che è una crema pasticciera arricchita di cacao amaro in polvere) oppure un’amalgama di mascarpone e Nutella. Ma c’è anche chi li crea salati, “promuovendoli” da dessert da fine pasto ad antipasto.
Per preparare gli sporcamuss ci vuole davvero poco in termini di capacità culinaria. Perché fondamentalmente potete avvalervi anche di un rotolo di pasta sfoglia già pronta, cuocerne dei quadrati ritagliati in forno, farcirli e spolverlizzarli infine con lo zucchero a velo. Quindi possono essere tranquillamente preparati da tutti coloro che sono alle prime armi in cucina.
Vi direte: ma con questo dessert ci si sporca tutti! Ebbene, è proprio da qui che viene il nome degli sporcamuss, una parola composta: significa “sporca musi”, ovvero “sporca le labbra”. Eh sì, il dialetto pugliese sembra assimilare la bocca umana al muso degli animali, ma in realtà viene dal latino “musus”.
Dato che gli sporcamuss sono un dessert da fine pasto, potete accompagnarli con un vino dolce, come per esempio un Moscato di Trani. Oppure potete optare per un liquorino tipico della tradizione pugliese, come il finocchietto selvatico, il mandarinetto o il nocino.
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