Parlare di ciambelle fritte può generare un po’ di ambiguità. Sono per esempio molto famosi i donut dei Paesi anglofoni, ma la tradizione italiana ricorre a un impasto un po’ diverso. C’è chi le chiama le “ciambelle di Pinocchio”, poiché compaiono nell’omonima fiaba di Carlo Collodi, c’è chi le chiama le ciambelle di Carnevale, perché vengono preparate nel periodo dell’anno che va da sant’Antonio Abate (il 17 gennaio) al giorno precedente al mercoledì delle Ceneri. Nel Napoletano vengono chiamate graffette (nel senso di “piccole graffe”), il che è un po’ strano quando si sente questo termine per la prima volta in zona, ma non troppo: l’etimologia è infatti nella parola krapfen, perché l’impasto è molto simile a questo dessert mitteleuropeo.
Come preparare l’impasto perfetto per le ciambelle fritte
Nell’impasto delle ciambelle fritte c’è una patata lessa, che viene opportunamente schiacciata e mescolata con altri ingredienti più “classici” da dessert, ovvero farina, lievito, latte, acqua, olio di oliva e un pizzico di sale per favorire la lievitazione. Noi abbiamo indicato la farina Manitoba – che è l’ideale per gli impasti lievitati – ma ciò non toglie che potete sostituire con un mix di farine senza glutine oppure con farine integrali. Ricordate però che per queste ultime è possibile che vi occorra un po’ più d’acqua per ottenere l’impasto perfetto, che deve essere morbido ma non molle e soprattutto malleabile, al fine di formare delle palline da rivoltare intorno al dito indice per formare la ciambella.
I segreti per friggere le ciambelle in modo leggero e croccante
Può darsi che qualche nonna o mamma, soprattutto al Sud Italia, vi dica orgogliosamente che la frittura debba avvenire esclusivamente con olio di oliva: tuttavia è falso. Certo l’olio di oliva è buonissimo, è molto sano, soprattutto quando lo si usa crudo, ma ha un punto di fumo troppo alto e rischia di fare male alla salute a causa dei grassi polinsaturi. Il punto di fumo perfetto per le fritture, anche dei dessert, si aggira intorno ai 180°C, e questo rende l’olio di semi di arachidi (oppure anche quello di girasole) perfetto per ciambelle fritte che siano leggere, morbide all’interno e un po’ croccanti all’esterno.
Varietà di farciture per le ciambelle fritte: dalle marmellate alla crema
All’interno delle ciambelle fritte possiamo pensare a diverse farciture, da inserire con una siringa praticando dei buchini oppure tagliando trasversalmente e farcendo con uno spalmaburro. Queste farciture sono:
- creme fatte in casa (pasticciera, al cioccolato, Chantilly, al burro, al Marsala e così via)
- creme spalmabili industriali (Nutella, pasta al pistacchio, crema Rossana, eccetera);
- marmellate e confetture (all’arancia, alla mela, ai frutti di bosco, ai fichi e tutto ciò che vi viene in mente).
Come decorare le ciambelle fritte: zucchero a velo, glasse e altro
Lo stesso discorso vale per le decorazioni, anche se quella più classica prevede lo zucchero semolato, proprio come i krapfen. Nell’ambito delle decorazioni potete optare per:
- zucchero a velo o cacao zuccherato da spolverizzare sulla superficie;
- copertura con glassa al limone, al cioccolato o alla frutta;
- ganache al cioccolato, che si prepara mescolando panna e cioccolato fondente sciolto a bagnomaria.
Con glassa e ganache si possono aggiungere inoltre, quando sono state appena versate sulla ciambella, zuccherini o confettini colorati, anisini (ovvero confettini con un filino di anice all’interno), gocce di cioccolato, cocco rapè o altro. L’importante è che la decorazione esterna riesca a coniugare bene il gusto con cui avete farcito, se l’avete fatto, l’interno. Perché in effetti potete anche scegliere di non farcire l’interno e decorare solo l’esterno o viceversa.
Ciambelle fritte: un dolce tradizionale da personalizzare in tanti modi
Il punto di forza delle ciambelle fritte è in effetti proprio questo: è possibile personalizzarle secondo il proprio gusto personale, inclinazioni, necessità alimentari. Come accennato prima infatti la questione non si riduce solo a farcitura e decorazioni, ma possiamo sostituire alcuni ingredienti con altri che preferiamo, a partire dalla farina.
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