Un grande classico della cucina regionale italiana è il coniglio in umido. Esistono moltissimi modi per prepararlo: per esempio c’è chi lo fa con l’aggiunta di un po’ di brodo, tuttavia in questa ricetta preferiamo il sughetto che si genera dalla cottura della carne stessa e dagli ortaggi coinvolti, in particolare dalla cipolla, dalla polpa di pomodoro e dalle patate.
Si può preparare con una comune pentola o padella, ma preferiamo fare il coniglio in umido in pignatta: magari la prima volta sarà un’esperienza inaspettata per voi, ma via via vi innamorerete di questo tipo di cottura, che è adatto a chi in cucina non ama seguire troppo le convenzioni e i passaggi. Con la pignatta infatti gran parte degli ingredienti nelle cotture in umido a base di carne (ma anche in quelle vegan completamente a base di ortaggi) vengono cotti tutti insieme, avvalendosi del sughetto di cottura con cui nel piatto vi divertirete sicuramente a fare la scarpetta, anche se non è un gesto esattamente bon ton.
Ricordate che il coniglio non è sempre disponibile in macelleria, soprattutto in alcune stagioni dell’anno, per cui va prenotato prima. In estate e autunno è particolarmente tenero e quindi si presta a essere cucinato secondo diverse ricette.
Il coniglio in umido si accompagna con alcolici leggeri, come vino bianco o rosato, ma anche con una birra, possibilmente artigianale, se la preferite.
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