Le frappe di Carnevale sono un dolce che si usa appunto in questo periodo dell’anno (e quindi prima della Quaresima). Vengono chiamate con diversi nomi: frappe sono per lo più in Italia centrale, in particolare nella zona di Roma, mentre in Piemonte, Liguria e Sardegna vengono chiamate bugie, crostoni in Veneto, chiacchiere nell’Italia meridionale, in particolare in Campania e Puglia.
C’è una lunga tradizione legata alle frappe di Carnevale: dolci simili a questo venivano realizzati infatti nell’Antica Roma per Saturnali o Baccanali, rimanendo poi nella tradizione cristiana (in fondo i Saturnali cadevano a metà febbraio, più o meno in corrispondenza dell’attuale Carnevale, anche se in fondo cambia di anno in anno). Anche nel resto d’Europa comunque esistono dolci simili, sia per lo più nei Paesi francofoni e russofoni.
La preparazione delle frappe di Carnevale vi richiede qualche piccolo attrezzo da cucina, come una rotella dentata per tagliare le sfoglie e una macchina per sfogliare l’impasto, che può essere manuale o a motore, secondo quale vi torna più comoda.
Tuttavia questa ricetta è abbastanza comune ad altre: l’impasto ricorda molto alcuni dolci natalizi che vengono anch’essi fritti, anche se poi, in coerenza con la tradizione delle feste, vengono cosparsi con il miele e non con lo zucchero a velo.
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