Dettagli ricetta

Preparazione

1 ora e 0 minuti

Difficoltà

Cottura

40 minuti

Costo

Dosi

per 6 persone

Garmugia: la ricetta della zuppa primaverile toscana sconosciuta e da riscoprire

La garmugia è una zuppa tradizionale legata alla città di Lucca. Viene chiamata anche gramugia ed è molto antica, come attestano scritti culinari anglofoni: pare risalga infatti al secolo XVII. Una nota interessante: nel volume Halpern’s Guide to the Essential Restaurants of Italy: From Milan to Rome with Notes on the Food and Wine viene descritta come una zuppa ben sostanziosa per via dei tanti ingredienti variegati che contiene, ma “sconosciuta fuori dalla provincia” lucchese, e quindi nel resto dell’Italia.

Esistono diverse versioni della garmugia per quello che riguarda gli ingredienti: questo fatto non deve stupire per due ragioni. La prima: trattandosi di una ricetta tradizionale antica, non solo si è lievemente trasformata nel tempo, ma ogni famiglia ha la propria variante che, forse, custodisce anche molto gelosamente, perché ha il sapore di casa e di affetti.

La seconda: si tratta di una pietanza di recupero e quindi comprende carni e verdure che possono (o non possono) essere avanzate. Tra gli ingredienti possibili, che non sono compresi nella ricetta qui descritta, ma talvolta si usano, ci sono il pollo (che viene utilizzato talvolta per il brodo), carota, sedano, barbabietola, salsiccia. Qualcuno può aggiungere pecorino o parmigiano reggiano grattugiato.

Vi consigliamo di preparare la garmugia in primavera, ovvero quando i carciofi, uno degli ingredienti principali, sono nella loro stagionalità. E di realizzare la zuppa all’interno di una pignatta, che, come sempre diciamo, ha un doppio vantaggio: quello di mantenere calda la zuppa quando si porta in tavola (anzi, la cottura prosegue un po’ addirittura a fuoco spento) e naturalmente quello di avere un vantaggio estetico innegabile, dedicato a chi ama una bella tavola apparecchiata.

Quando preparare questa ricetta?

La garmugia è un primo piatto che può essere consumato a pranzo oppure a cena.

Preparazione

  1. Tagliate a cubetti la pancetta. Sgranate piselli e fave se non li avete già sgranati. Pulite, lavate e tagliate gli asparagi. Pulite la cipolla e tritatela grossolanamente. Pulite i carciofi e lasciateli riposare in acqua con succo di limone, dopo di che tagliateli.

  2. In una pignatta con un fondo d’olio, fate rosolare il trito di cipolla e la pancetta. Aggiungete la carne macinata e fatela rosolare finché tutti i chicchi non sono ben sgranati.

  3. Aggiungete i carciofi, gli asparagi, le fave e i piselli. Versate brodo vegetale finché tutti gli ingredienti sono coperti, facendo bollire a fuoco alto per una decina di minuti.

  4. Abbassate la fiamma e continuate la cottura per una ventina di minuti. Servite calda, aggiustando di sale e pepe.

Varianti

Garmugia vegetariana

In questa variante, non si usano le carni comprese nella ricetta principale ma solo gli ingredienti di natura vegetale. Completa il piatto all’uscita una spruzzata di pecorino grattugiato.

Curiosità e consigli

  • Potete aggiungere un filo d’olio crudo quando servite.
  • Servite la zuppa con crostini di pane.