Il latte fritto siciliano è una ricetta tipica del periodo di Carnevale in Sicilia. La tradizione di questa pietanza è ammantata di leggenda: si dice infatti che siano state le suore clarisse a inventarla. Tuttavia è probabilmente un dolce derivato, come per molti altri che poi si sono inseriti nella tradizione, dalla dominazione spagnola: queste preparazioni di crema fritta, nello specifico a base di latte (leche), sono infatti peculiari in Spagna e nei Paesi ispanofoni.
La realizzazione del latte fritto siciliano non è molto complessa. Si prepara infatti una crema densa, complice l’amido di mais, che viene indurita attraverso il raffreddamento in frigo. La crema, tagliata a cubetti, viene quindi sottoposta a doppia panatura con uova e pangrattato e poi fritta. E il piatto può essere consumato sia freddo che caldo. Se siete adulti, potete accompagnare il dessert con un bicchierino di limoncello o di zibibbo.
Purtroppo, il latte fritto siciliano non è assolutamente un piatto inclusivo. Intanto non può essere consumato da tutti coloro a cui è stata proibita la frittura dal medico o dalla medica, oltre che naturalmente a chi è diabetico.
Inoltre la ricetta è vegetariana, e non può essere consumata quindi dei vegani, oltre che da tutti coloro che sono intolleranti o allergici al singolo ingrediente, come i celiaci per la presenza del pangrattato e gli intolleranti al lattosio per la presenza appunto del latte.
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