Pastasciutta con Pesce Spada, Fiori di Zucca e Bottarga

Voglia di vacanza? Voglia di estate al mare? Se la risposta è si, date un’occhiata a questa semplice ricetta.

Non si tratta di un comune piatto di pasta, bensì di un’ondata di freschezza e oceano: un vero e proprio momento di estasi culinaria!

Un primo veloce e gustoso, pensato per tutti coloro che il mare non desiderano solo guardarlo dalla spiaggia, ma anche assaporarlo a casa.

Pesce spada, fiori di zucca e bottarga. I tre principali ingredienti, i tre sapori che andrete a comporre pian piano per realizzare questa portata.

Tra una forchettata e l’altra, al sapore tipico degli abissi, combinerete il sapore classico della tradizione mediterranea: aglio, olio, prezzemolo e pomodorini.

Lasciatevi stupire dai fiori di zucca! Tipici della stagione estiva, versatili in cucina, i fiori di zucca sono ricchi di carotene, vitamina B2 e ferro.

Ottimi sia come antipasti, fritti in pastella, che come complemento di torte dolci o salate, il loro sapore non passerà di certo inosservato.

La ricetta è completata da una spolverata leggera di bottarga grattugiata, perfetta da aggiungere a primi di mare, ma da non sottovalutare nella preparazione di risotti, crostini e insalate.

Per chi non si trovasse del tutto a suo agio con il pesce, niente paura. Si tratta di un piatto dal sapore delicato e leggero.

Tra tutti i piatti di mare, i primi che vantano il pesce spada si distinguono per il gusto raffinato e ipocalorico, garantito dall’utilizzo di ingredienti freschi e dalla ricchezza di spezie e verdure. Se invece amate questo tipo di pesce, esiste una variante di bottarga prodotta con uova di pesce spada.

Ricco in omega 3 e potassio, questo piatto non è solo un toccasana per i fanatici della “prova costume”, ma un ottimo esercizio per tenersi in forma, senza rinunciare ai sapori tipici della cucina italiana.

Preparazione

  1. Iniziate la preparazione del vostro piatto sbollentando per alcuni minuti i pomodorini in acqua salata bollente.

     

  2. Una volta cotti, spellateli con cura e tagliateli a metà.

  3. Tritate finemente il prezzemolo e metteteli il tutto da parte.

  4. Su un piano di lavoro liscio e pulito, stendete la fetta di pesce spada e staccatene delicatamente la pelle. Tagliatela a strisce sottili e poi a cubetti.

  5. Mettete gli spicchi d’aglio tagliati a metà a dorare in una padella dal fondo antiaderente.

  6. Non appena imbiondito, toglietelo dal fuoco, facendo attenzione che non si bruci.

  7. Dopodiché, aggiungete il pesce spada e fatelo soffriggere per qualche minuto.

  8. Sfumate il tutto con mezzo bicchiere di vino bianco.

  9. Aggiungete i pomodorini tagliati a tocchetti e lasciate rosolare per 2/3 minuti a fuoco lento.

  10. Insaporite con sale e pepe, a piacere e spolverate il tutto con il prezzemolo.

  11. Nel frattempo, portate a bollire una pentola d’acqua salata.

  12. Versate le linguine avendo cura di non spezzarle e scolatele ancora al dente.

  13. Tuffate la pasta nel condimento intanto preparato e amalgamate bene gli ingredienti.

  14. Aggiungete i fiori di zucca, tagliati a striscioline sottili e lasciatene un paio da parte per decorazione.

  15. Grattugiate la bottarga e unitene i 2/3 alle linguine.

  16. Mescolate il tutto fino a distribuire il condimento in modo omogeneo e, se necessario, aggiungete un paio di mestoli d’acqua di cottura.

  17. Disponete le linguine sui loro piatti da portata e spolverate con la restante bottarga grattugiata.

  18. Decorate con i fiori di zucca.

Curiosità e consigli

  • Si consiglia di servire il piatto immediatamente.
  • Trattandosi di un piatto di mare, scegliete i vostri ingredienti con cura e fate attenzione alla freschezza del pesce spada e della bottarga
  • La bottarga, dall’inconfondibile color ambrato, costituisce uno dei capolavori gastronomici della Sardegna. Si tratta di uova di muggine, salate, compresse ed essiccate. Nonostante l’origine, legata al mondo dei Fenici, il nome deriva dall’arabo batārikh (بطارخ), che tradotto richiama proprio le nostre “uova di pesce salate”.