Polenta Concia

La polenta concia è uno dei tanti modi  in cui si condisce la polenta.

In particolare si prepara aggiungendo alla polenta del formaggio.

Non esiste una ricetta precisa; come ogni ricetta tradizionale, varia da famiglia a famiglia.

In linea generale, si può dire che agli strati di polenta si devono alternare quelli di formaggio.

La polenta concia si prepara in particolare in Val d’Aosta e nel biellese, ma è molto cucinata anche in Lombardia, e a seconda della regione varia anche la tipologia di formaggio utilizzata.

Le origini della polenta hanno radici profonde: si narra infatti che si preparava anticamente per mitigare le rigide temperature invernali.

Questa prelibatezza si diffuse da subito nell’Italia settentrionale, ma la sua fama si diffuse rapidamente in tutta la penisola italiana.

Tipicamente la polenta viene servita coperta da uno straccio e posizionata su una tavola circolare e a seconda della consistenza viene servita o a fette o con un cucchiaio.

Oggigiorno si possono trovare in commercio specifiche farine di granoturco precotte che riducono il tempo di cottura portandolo a pochi minuti; ovviamente sussiste una qualità proporzionale al risparmio di tempo di preparazione che va ad incidere sulla compattezza e sul gusto della polenta classica.

Ecco qualche variante di questo splendido piatto:

Polenta concia biellese

Questa variante vuole che il burro venga aggiunto nel paiolo, insieme alla toma o al maccagno.

Quest’ultimo è un formaggio di latte crudo vaccino appena munto ed è tipico degli alpeggi della Val Sesia e della zona di Biella.

Polenta e formaggio, quindi, sono già nel paiolo con un po’ di burro e vengono serviti a mestolate nei piatti con un extra di burro fuso aggiunto all’ultimo minuto.

Polenta concia valdostana

La variante valdostana è molto simile, ma i formaggi sono quelli tipici della regione: fontina e toma valdostana.

Il procedimento è esattamente il medesimo che si usa per la versione biellese.

Preparazione

  1. In circa 1,6 litri di acqua versate una manciata di sale e un cucchiaio di olio. Quando l’acqua bolle versate la farina di mais, e mescolate continuamente, sempre nello stesso verso, perché non si attacchi alla pentola. 

  2. Se la polenta comincia a diventare troppo dura e compatta, allora aggiungete un mestolo d’acqua calda per renderla più morbida. 

  3. Dopo circa 40 minuti, durante i quali voi avrete continuato a girare la polenta, questa inizia a staccarsi dai bordi della pentola: continuate la cottura per altri 20 minuti.

  4. Terminata la cottura, ungete una pirofila con del burro e coprire il fondo con uno strato di polenta. Aggiungete poi il gorgonzola tagliato a fette. Unite quindi il burro a fiocchetti. Ricoprite con un altro strato di polenta. 

  5. Come ultimo strato, disponete il gorgonzola e terminate con un abbondante spolverata di formaggio grana  grattugiato e qualche fiocchetto di burro. 

  6. Fate cuocere la polenta concia in forno per 15-20 minuti a 180°.

Curiosità e consigli

  • Michele Amari nel libro “Storia dei Vespri Siciliani” riporta la notizia storica dell’utilizzo di polenta ed acqua, da parte delle donne di Messina, per sfamare i soldati intenti a difendere le mura cittadine dal feroce assedio delle truppe francesi.
  • Tradizione vuole che la polenta sia cotta in un paiolo di rame per circa un’ora.
  • La suddivisione della polenta a fette una volta veniva effettuata dal basso verso l’alto per mezzo di un filo di cotone.
  • Inizialmente si considerava la polenta un piatto povero che da solo non conferiva all’individuo un apporto nutrizionale notevole; odiernamente invece è considerata un buonissimo elemento poiché costituito dal mais che contiene molte proteine.
  • Se ti piace la polenta prova anche la polenta taragna.