La rosticciata tirolese è un piatto tipico dell’Alto Adige, che viene anche chiamato gröstl. Viene considerato un piatto nobile, poiché viene preparato con pezzetti di vitello, in contrasto con un simile piatto di origine contadina, che invece viene realizzato con pezzetti di manzo, un tipo di carne che in passato aveva una maggiore e più semplice reperibilità. Di solito la pietanza viene servita in un padellino tradizionale, ma se non lo avete, potete ripiegare, per la cottura e la messa in tavola, su una pignatta.
Nonostante sia un piatto con diversi ingredienti, non bisogna spaventarsi: molte sono spezie e la rosticciata tirolese, sebbene di lenta preparazione, è facile da realizzare in casa. Come spesso accade infatti a questo tipo di cottura per le carni, è necessario usare una fiamma bassa, il che allunga i tempi, ma ci evita tantissimo che la carne stessa si indurisca e diventi immangiabile.
Le patate che vengono usate per la rosticciata tirolese sono inoltre sottoposte a due momenti di cottura: una lieve bollitura e poi la rosolatura in padella. Noi vi consigliamo di ricorrere alle patate novelle, quelle che si mangiano con tutta la buccia, ma potete usare delle patate differenti, purché non siano farinose, o si sfalderanno. Le patate novelle presentano anche un altro vantaggio, ovvero il fatto che sono piccole e quindi non sono sottoposte a una bollitura troppo lunga.
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