Gli spaghetti con ricci di mare sono una specialità di molte località marittime. Ma nel Salento, in provincia di Lecce, rappresentano un grande rito che si consuma soprattutto a partire da febbraio ogni anno. Gli estimatori dei ricci lo sanno: bisogna aspettare i mesi con la “r” per via del fermo biologico e solo allora i ricci sono ampiamente disponibili e consumabili.
Naturalmente nel Salento gli spaghetti con ricci di mare non sono la sola ricetta che può essere preparata con quest’ingrediente. In riva al mare, da febbraio in poi, non è raro trovare crocchi di persone intente a consumare una grande quantità di ricci crudi. Vengono aperti sul posto e si accompagnano con un po’ di pane e qualche fetta di provola piccante. Naturalmente i ricci si mangiano crudi appunto. Magari non a tutti piacerà l’idea e sicuramente più di qualcuno storcerà il naso, ma si può sempre provare qualcosa di nuovo, no?
Come per gli spaghetti con ricci di mare, in cui appunto le linguette rosse dei ricci non vengono cotte, ma si amalgamano ad aglio, olio e peperoncino, quando si saltano gli spaghetti al dente appena bolliti. L’ideale per consumare questo piatto è sicuramente un buon rosato salentino, sia fermo sia frizzante, magari a base di uve Negroamaro.
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