Tajarin al tartufo

I tajarin al tartufo sono un piatto della tradizione piemontese e risalgono al XV secolo. Si tratta di pasta fresca, tajarin ossia tagliolini, che vengono conditi con tartufo d’Alba in scaglie. Vengono considerati un piatto abbastanza nutriente e consistente, poiché la pasta fresca è all’uovo. Nella nostra ricetta abbiamo considerato un tuorlo ogni 100 grammi di farina, tuttavia per la quantità indicata per 4 persone (400 grammi di farina 00) potete prevedere anche 10 tuorli per essere quanto più fedeli alla ricetta originale tipica delle Langhe.

Per quanto riguarda il condimento dei tajarin al tartufo, solitamente vengono conditi con del burro fuso. In alternativa potete usare dell’olio extravergine d’oliva ma anche qualcosa di più interessante, senza tradire o oscurare il gusto del tartufo.

Noi abbiamo proposto una fonduta di pecorino, sempre adatta a tutti i piatti di pasta fresca che hanno una farcitura o un’aroma vegetale, ma potete pensare anche a una salsa a base di funghi trifolati.

Non temete: niente oscurerà il gusto del tartufo nei tajarin al tartufo e la vostra casa si riempirà di un’aroma intenso. C’è però chi non ama quel profumo, per cui arieggiate i locali di cucina, e al tempo stesso non tutti digeriscono bene il tartufo: per queste persone è meglio consumare questo piatto a pranzo e mai a cena.

Quando preparare questa ricetta?

I tajarin al tartufo sono un primo piatto raffinato ma al tempo stesso leggero, sebbene non per tutti. Possono essere consumati a pranzo o a cena se non avete difficoltà a digerirli.

Preparazione

  1. Preparare la pasta fresca mescolando la farina ai tuorli e aggiungendo dell’acqua al fine di ottenere un impasto che sia elastico, malleabile, ma non troppo morbido.

  2. Stendete l’impasto con un matterello e poi sfogliatelo con la macchina per la pasta. Quando ha raggiunto lo spessore desiderato, passatelo al rullo per i tagliolini. Appoggiateli su un piatto o su un piano con un po’ di farina, in modo che non si attacchino gli uni agli altri.

  3. In un pentolino, sciogliete il pecorino a cubetti aiutandovi con un po’ di latte, per ottenere una fonduta di pecorino che andrà a condire i tagliolini.

  4. Bollite i tagliolini in abbondante acqua salata. Quando dopo pochi minuti sono cotti, conditeli con la fonduta di pecorino e tartufo bianco in scaglie secondo le proprie preferenze. Aggiustate di pepe se vi piace.

Varianti

Tajarin al tartufo nero

In questa variante, vengono usate scaglie di tartufo nero al posto di quelle di tartufo bianco.

Tajarin ai funghi e tartufo

In questa variante, il condimento è affidato ai funghi trifolati oltre che alle scaglie di tartufo. Si lavano e si tagliano i funghi champignon a fettine, si cuociono in una padella con un fondo d’olio, aggiustando di sale e pepe e sfumando con il vino bianco. Condiranno così i tagliolini, senza dimenticare il tartufo in cima.

Curiosità e consigli

  • Un po’ di tartufo tritato può essere aggiunto anche nell’impasto dei tagliolini, per un gusto ancor più pieno.
  • Abbiamo scelto un condimento a base di fonduta di pecorino. Ma anche un po’ d’olio d’oliva o un po’ di burro possono fare al caso proprio per questo piatto in cui viene esaltato il gusto della pasta fresca e del tartufo.