La torta Donizetti è un dolce tipico della Bergamasca. La leggenda costruita intorno a questo dessert racconta che Gioachino Rossini ospitò il collega Gaetano Donizetti. Naturalmente parliamo dei due grandi compositori musicali. Donizetti era afflitto da pene d’amore e l’amico, per tirarlo su, ideò questa ciambella dolcissima e soffice per alleviare le sofferenze dell’amico. Cosa che in effetti accadde, grazie a frutta disidratata e maraschino.
La torta Donizetti infatti non è la solita ciambella da colazione, anche se può essere consumata durante il primo importantissimo pasto della giornata. C’è tanto burro, della fecola di patate per alleggerire la sostanza rappresentata dalla farina, e poi ci sono le albicocche e l’ananas disidratato, che non sono zuccherati: per questo occorre un po’ più di zucchero del solito. E sulla superficie superiore c’è spesso anche lo zucchero a velo, ad addolcire ulteriormente il dessert.
Ma non dimenticate che, per prepararlo, vi occorre una teglia a forma di ciambella, in modo che il dolce risulti bucato al centro.
Potete consumare la torta Donizetti quando preferite, dalla colazione alla merenda, fino a fine pasto. In quest’ultimo caso, la potete accompagnare con un bicchierino di maraschino, oppure con un vino dolce e liquoroso, non importa la zona d’Italia di provenienza, dal passito di Pantelleria al moscato d’Alba.
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