La torta Saint Honoré è un dessert tradizionale francese dall’aspetto molto scenografico. Ai neofiti della cucina potrebbe sembrare molto complessa da preparare, ma ci sono degli escamotage, dato che l’assemblaggio è semplicissimo: usare del pan di Spagna pronto (nei centri commerciali muniti di pasticceria interna se ne trovano) e usare i bignè già pronti (che si acquistano al supermercato). Non serve necessariamente neppure un utilizzo capillare della sac a poche, che è consigliata alle persone che hanno raggiunto una certa manualità in questo campo.
Torta Saint Honoré: storia e origini di un dolce iconico
Esiste una data di creazione per questa torta: il 1846. Si ritiene che a inventarla sia stato lo chef Chiboust, che possedeva una pasticceria a Rue Saint-Honoré a Parigi. Il nome però non verrebbe dalla strada in cui si trovava la pasticceria, ma dal santo patrono dei pasticcieri, sant’Onorato di Amiens, che, secondo l’agiografia, era un fornaio.
Ingredienti per preparare la torta Saint Honoré
Più che di ingredienti, per la torta Saint Honoré possiamo parlare di parti che la compongono, cioè:
- il pan di Spagna per la base in tre strati;
- i bignè che non hanno solo una mera funzione decorativa, ma vengono ripieni e sono parte integrante dell’insieme;
- le creme, ovvero crema pasticciera, crema al cioccolato e crema chantilly;
- la panna montata, che viene usata sia come decorazione sia per la crema chantilly.
Come fare la torta Saint Honoré: la ricetta spiegata passo dopo passo
La prima cosa da fare, quando si prepara un dessert del genere, è predisporre le diverse parti. Quindi preparate il pan di Spagna, i bignè e la crema pasticciera. Poi dividete in tre parti la crema: una parte dovete lasciarla così com’è, una seconda, quando è ancora calda, va mescolata con la polvere di cacao amaro, una terza va lasciata raffreddare e mescolata con la panna per ottenere una crema diplomatica tipo chantilly.
Poi si passa all’assemblaggio del dolce: gli strati di pan di Spagna vengono bagnati con una bagna al rum e farciti uno con la crema al cacao e l’altro con la diplomatica. In seguito si spalma la panna su tutta la superficie del dolce e si farciscono i bignè, spennellati di caramello, con la crema pasticciera, per disporli sulla torta. Qualche fiocchetto di panna con la sac a poche completa la decorazione.
Consigli per una crema chantilly perfetta
Più che di crema chantilly, in questo caso parliamo di crema diplomatica, che però in Italia chiamiamo comunemente (e un po’ erroneamente) crema chantilly. Ci sono delle piccole accortezze che rendono questa crema perfetta:
- la panna deve essere molto fredda di frigo quando la montiamo (lasciatela per almeno 3 ore sul ripiano più freddo, in fondo al frigorifero prima di utilizzarla);
- quando preparate la crema pasticciera dovete mescolare sempre nello stesso verso, o la crema impazzirà;
- la crema pasticciera deve essere ben raffreddata prima di mescolarla alla panna montata;
- si deve mescolare da sotto in su qualunque composto a base di panna, perché è l’unico modo per non farla smontare.
Varianti della torta Saint Honoré: moderne e classiche
In realtà, al posto della crema pasticciera, e questa è la prima variante, quella classica, andrebbe usata una crema chiboust, che, com’è facile immaginare, ha lo stesso nome del pasticciere a cui viene attribuita la paternità della Saint Honorè: si tratta di una crema pasticciera con l’aggiunta di meringa.
Le variazioni più comuni sono legate alla fantasia di chi prepara: c’è chi aggiunge del pan di Spagna sbriciolato sulla superficie della torta dopo aver steso la panna e prima di disporre i bignè, chi usa uno strato di chantilly in cui viene disciolta una tavoletta di cioccolato fondente o qualche cucchiaio di Nutella, chi aggiunge decorazioni estrose come granella di pistacchi, frutta secca o riccioli di cioccolata.
Come servire e conservare la torta Saint Honoré
La torta Saint Honorè va servita e consumata fredda. Si tratta di una prassi per le torte che contengono panna anche e soprattutto in funzione decorativa. Una piccola accortezza si può prestare però: quando mettete la vostra torta in frigo, proteggetela con una teglia a campana, perché la panna, come il latte da cui deriva, tende a impregnarsi degli altri odori presenti in frigorifero. Va consumata entro 2-3 giorni al massimo, per via della deperibilità dei suoi ingredienti.
Cosa ne pensi?