Dettagli ricetta

Preparazione

1 ora e 30 minuti

Difficoltà

Cottura

1 ora e 0 minuti

Costo

Dosi

per 6 persone

Zuppa frantoiana

Chi vive in città forse non riesce sempre a immaginarne o ricordarne la portata, ma l’Italia è da sempre un Paese contadino. I beni (naturali, culturali ed economici) di tipo agricolo sono davvero tantissimi, come tantissime sono le tradizioni popolari legate alle produzioni agricole e ai frutti della terra. Ed esistono tantissime ricette che sono vegan all’origine, proprio perché provengono dalle tradizioni contadine: una di queste è la zuppa frantoiana.

La zuppa frantoiana è un piatto unico (oppure un primo piatto), che proviene dalla tradizione culinaria della Toscana. Si chiama in questo modo perché è preparata con l’olio extravergine d’oliva fresco di frantoio: questa ricetta veniva preparata per festeggiare un buon raccolto di olive e un buon olio.

I frutti della terra con cui si prepara la zuppa frantoiana sono diversi e vanno dalla verdura a foglia come la bieta ai legumi come i fagioli (se ne possono scegliere fino a tre tipi differenti), agli ortaggi più comuni come cipolle, porri, patate, carote, zucchine e sedano, oltre che un po’ di cavolo nero. E naturalmente non può mancare l’olio extravergine d’oliva, in cottura e crudo.

Potete prepararla direttamente in pignatta, in modo da aver anche un modo suggestivo per servire la zuppa calda direttamente in tavola.

Quando preparare questa ricetta?

La zuppa frantoiana è un piatto unico leggero e saporito, che si può consumare a pranzo e cena.

Preparazione

  1. Dodici ore prima della preparazione, mettete a bagno nell’acqua a temperatura ambiente le tipologie di fagioli scelte.

  2. Cuocete i fagioli in pignatta: prima qualche minuto a fuoco alto, poi abbassate la fiamma e continuate la cottura per circa tre quarti d’ora dopo aver eliminato la schiuma che subito si è formata in superficie. Toglieteli dalla pignatta e frullatene una parte.

  3. Pulite e lavate tutte le verdure: le carote, le patate, la cipolla, il sedano, il cavolo nero, la zucchina, il porro, le biete e le zucchine. In particolare, tagliate le patate in cubi non troppo piccoli, mentre le biete potete spezzarne le foglie a mano (ché tanto si riducono moltissimo in cottura in termini di volume).

  4. Tritate porro, cipolla, sedano e una piccola parte di carota. Tagliate il resto della cipolla a rondelle e fate lo stesso con la zucchina.

  5. In una pignatta con un fondo d’olio d’oliva, fate soffriggere a fuoco alto il trito di porro, cipolla, carota e sedano.

  6. Abbassate la fiamma e aggiungete le verdure mancanti: biete, cavolo nero, il resto della carota, la zucchina e le patate. Coprite tutto con acqua.

  7. Dopo una cottura di circa un quarto d’ora a fuoco alto (rimescolando sempre), aggiungete la crema di fagioli frullati e i fagioli che avete messo da parte interi. Mescolate tutto insieme e spegnete il fuoco. Servite la zuppa calda.

Curiosità e consigli

  • Se vi piacciono i sapori piccanti, aggiungete del peperoncino in cottura o tenetene uno fresco accanto al piatto da mangiare a morsi tra una cucchiaiata e l’altra.
  • Può essere servita con crostini o pane di grano duro abbrustolito sulla piastra.
  • Si possono scegliere diversi tipi di fagioli: per esempio borlotti, cannellini e con l’occhio.