Baccalà con polenta è una pietanza che coniuga due elementi solo apparentemente dissonanti tra loro (o almeno qualcuno, lontano dalla tradizione culinaria del Veneto cui appartiene la ricetta, potrebbe percepirli come tali), per creare in realtà un unicum davvero molto speciale. Il piatto può essere proposto come antipasto, poiché la polenta viene utilizzata come base di un finger food, anche se al tempo stesso è un ingrediente fondamentale di questi insieme.
Tenete presente una cosa: il baccalà con polenta non è solo un piatto raffinato a base di pesce, ma può essere pensato anche come pietanza di recupero, ovvero il modo in cui si riutilizzano gli avanzi. Può capitare infatti che in casa ci si ritrovi con della polenta non consumata del giorno prima: basterebbe scottarla al forno, in padella o alla piastra per qualche minuto, per poi condirla con il baccalà mantecato.
La preparazione del baccalà con polenta inizia con la dissalazione del pesce (che comunque a volte avviene, almeno in parte, già in pescheria). La polenta, se appunto non vi è avanzata, potete prepararla con acqua e apposita farina di mais – ma attenzione a mescolare sempre, che è un requisito fondamentale per ottenerla in maniera ottimale. Dopo di che si passa alla cottura del baccalà con il porro, le acciughe e il latte.
Se servite il baccalà con polenta durante un buffet, va da sé che debba essere già porzionato, ma è comodo fare questo anche durante pasti da seduti: i quadretti, o cerchi o ellissi e forme varie con la polenta rappresentano quel dettaglio visivo che può essere importante insieme al gusto di un piatto.
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