Il clam chowder potrebbe essere uno di quei piatti che avete visto in un film o in una serie televisiva. Si tratta infatti di una zuppa di vongole tipica di diverse zone degli Stati Uniti d’America, come New York, il New England, il Rhode Island, il Maine e così via.
È decisamente suggestiva con il suo colore bianco, e viene servita con delle specie di salatini chiamati oyster cracker, che hanno fondamentalmente la funzione dei crostini. E che a dispetto del nome non sono aromatizzati all’ostrica, ma sono semplici salatini il cui equilibrio è adatto alle preparazioni di pesce.
La prima fase della preparazione del clam chowder è davvero molto importante, perché consiste nella cottura a fuoco delle vongole. Perché è importante? Perché alcune vongole potrebbero non aprirsi e quindi vanno escluse dal piatto, perché significa che potrebbero essere arrivate a casa vostra già morte e quindi sono portartici di vari batteri nocivi.
La difficoltà principale del realizzare il clam chowder è proprio fare i conti con una cultura diversa dalla propria. Qui si riutilizza l’acqua di cottura delle vongole per allungare il brodo, che può essere di pesce o vegetale.
In alcune varianti regionali si usa anche il pomodoro, il che fa un po’ sorridere: questa usanza spinse i legislatori del Maine nel 1939 a interrogarsi se l’utilizzo del pomodoro non dovesse essere messo fuori legge. E per quanto le tradizioni siano importanti, immaginiamo che in quell’anno i pensieri potessero essere rivolti a ben altre preoccupazioni.
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