Gözleme

Prende il nome di gözleme un piatto tipico della cucina turca. Si tratta di un impasto a base di farina di grano tenero che viene ripieno e cotto tradizionalmente su una piastra di metallo scaldata: noi andremo a utilizzare una normale padella antiaderente, meglio se con il coperchio, o al limite una piastra liscia (e quindi non ondulata) in ghisa. Teniamo presente che il nome viene proprio da köz, che significa brace, a indicare il tipo di cottura.

Si tratta fondamentalmente di una sorta di pasta ripiena e non lievitata, elastica come una pizza, che viene stesa con un matterello e farcita con diversi ingredienti. Quelli più tradizionali possono comprendere spinaci ripassati al peperoncino, cubetti di feta (o formaggio caprino o pecorino in genere), funghi, patate, uova, carne macinata. È così che il gözleme diventa un pasto completo, che può ospitare ingredienti esclusivamente di natura vegetale oppure includerne altri di natura animale. L’impasto però è vegan all’origine.

Naturalmente, data la natura del gözleme, è anche un piatto che può essere consumato fuori casa, incartato nella propria schiscetta (magari un tipo che mantiene la temperatura ideale dei cibi), al lavoro come al mare e anche in un pic nic. Perché è un cibo versatile, facile da trasportare, poco impegnativo, ma tanto tanto gustoso.

Quando preparare questa ricetta?

Il gözleme può essere consumato a pranzo o a cena, ma anche come ricco spuntino, soprattutto se preparato prima e portato fuori casa.

Preparazione

  1. Mescolate insieme tutti gli ingredienti. Se occorre, aggiungete acqua o farina ulteriori: l’impasto deve avere una consistenza elastica ma non fluida, un po’ come quella della pizza.

  2. Lasciate riposare l’impasto una mezz’ora. Dopo di che, dividetelo secondo le porzioni che volete preparare e stendetelo con un matterello, formando dei cerchi.

  3. Riempite metà del cerchio con il ripieno scelto, chiudete e cuocete in padella antiaderente da un lato e dall’altro per 5 minuti.

Curiosità e consigli

  • Può contenere diversi ripieni.
  • Il nome viene da un termine che vuol dire “brace”.