Il tofu fritto è un antipasto vegan all’origine, che sfrutta le caratteristiche del tofu, sia come alimento cruelty free sia come ingrediente da friggere in pastella. Come tutte le fritture in pastella può essere quindi un antipasto stuzzicante ma anche un simpatico contorno, magari da associare a simili fritture in pastella, come carciofini oppure puntarelle (ma per delle puntarelle adeguate alla preparazione bisogna attendere un periodo dell’anno che va da novembre a fine marzo).
Il tofu è un ingrediente tradizionale asiatico, laddove le popolazioni adulte sono in gran parte, geneticamente, intolleranti al lattosio. Viene prodotto dal caglio della soia, ma a differenza dei germogli freschi che hanno un bel carattere, il tofu in realtà non ha grande sapore, e per questo viene preparato di solito con altri ingredienti che riescono a farne emergere le potenzialità.
Il tofu fritto può essere anche uno stuzzichino divertente da portare al mare in estate, purché lo lasciate raffreddare ben bene prima di porlo all’interno della vostra schiscetta, o altrimenti diventerà terribilmente molliccio e assolutamente non appetitoso.
Si può consumare accompagnato da una limonata rigorosamente fatta in casa, o una birra light al limone (me esistono vari marchi), oppure una birra leggera e beverina che abbia comunque sentori di limone. A proprio piacimento, infatti, il succo di limone può accompagnare la farcitura del tofu fritto (ma non esagerate).
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