Acquacotta

L’Acquacotta è una zuppa toscana che ha origini antiche e ancor oggi ci racconta come erano i pasti dei pastori, dei contadini e dei custodi di bestiame che si muovevano nella Maremma e che lì sono conosciuti col nome di butteri.

La ricetta variava sia in base alla stagionalità degli ingredienti che alla reperibilità degli stessi. Il nome “acquacotta” infatti resta indefinito, vario: non includendo nessun ingrediente oltre all’acqua, li include potenzialmente tutti.

Le verdure erano quelle di stagione, meglio ancora se mischiate a erbe di campo che potevano essere raccolte facilmente. La cicoria selvatica e il tarassaco erano spesso protagonisti di questa pietanza, ma oggi non si trovano più.

L’Acquacotta si accompagna necessariamente con qualche fetta di pane tostato, certamente sciocco, ossia il pane realizzato senza sale nell’impasto, proprio come si fa in tutta la Toscana. Tuttavia a casa potete tranquillamente accompagnarla con il pane che avete a disposizione: il pane raffermo è una preziosa risorsa e, oltre che per le zuppe, potete riutilizzarlo in moltissimi modi.

Oggi, con tutte le verdure a disposizione, l’Acquacotta può essere una minestra decisamente ricca di sapore e di ingredienti e nelle case di serve addirittura con l’aggiunta di un uovo.

Quando preparare questa ricetta?

Preparate l’acquacotta per riscaldare una cena invernale.

Preparazione

  1. Tritate finemente la cipolla e il sedano, dopo averli lavati e puliti. Versateli in una capiente pentola di terracotta, aggiungete qualche cucchiaio di olio e preparate il soffritto.

  2. Sbucciate le patate, tagliatele a fettine molto sottili e aggiungetele nella padella. Quindi, lavate e tagliate a pezzi grossi le biete e unitele. Fate lo stesso con i pomodori.

  3. Coprite quindi con acqua, salate e pepate e portate a ebollizione, con un coperchio. Lasciate cucinare a fuoco basso e a lungo, anche un’ora e mezza, controllando solo che ci sia ancora sufficiente acqua. Eventualmente, se ne aggiungete, controllate anche il sale.

  4. Se avete abbastanza tegamini in coccio per ogni commensale, versate in ognuno una porzione di acquacotta e metteteli sul fuoco. Aprite l’uovo e mettete subito il coperchio: in 3 minuti sarà cotto e avrà il tuorlo morbido. In alternativa, potete cuocere le uova in camicia e poi disporne una su ogni piatto.

  5. Appena prima di portare in tavola la vostra Acquacotta fate tostare le fette di pane e accompagnatene un paio ad ogni porzione.

Varianti

Acquacotta alla viterbese

L’acquacotta alla viterbese, oppure acquacotta alla Tuscia, si differenzia perché viene cotta senza il soffritto iniziale. Resta quindi più leggera dato che gli ingredienti vengono tutti messi direttamente in acqua e sale, quindi fatti bollire fino a cottura. Alcune ricette dell’acquacotta alla viterbese prevedono anche l’aggiunta del baccalà, lasciato in ammollo dalla sera precedente in acqua e quindi cotto direttamente nella zuppa.

Acquacotta coi funghi

Per prima cosa preparate circa 250g di funghi: lavateli e tagliateli a fettine sottili. Fate quindi un soffritto con alcuni spicchi di aglio e olio, poi aggiungete i funghi. Se i funghi rilasciano troppa acqua, eliminatela. Aggiungete i pelati e cuocete alcuni minuti. Salate, pepate e aggiungete circa un litro di acqua. Dopo aver aggiunto sale e pepe, lasciate cuocere a fuoco lento per 20 minuti senza coperchio.
Per quanto riguarda la cottura dell’uovo e del pane, potete procedere come nella ricetta originale.

Curiosità e consigli

  • per cuocere l’Acquacotta serve la pentola di coccio;
  • la cottura deve essere lenta e prolungata.