L’anatra all’arancia è una pietanza tanto raffinata da aver dato il nome a un film del 1975 in cui il cibo diventa l’escamotage per raccontare di coppie e tradimenti.
Per un’anatra all’arancia si può tradire? Scusate la battuta, ma per coloro a cui il piatto piace, non è probabilmente fuori luogo: la ricetta è infatti famosa e delicata, ma c’è un mito da sfatare su quest’argomento, ovvero che sia difficile da preparare, perché no, non lo è affatto.
Fondamentalmente si tratta di una pietanza in cui l’anatra, tagliata a pezzi, viene cotta in padella e aromatizzata con buccia e succo d’arancia. C’è però chi fa di più: a un certo punto della preparazione dell’anatra all’arancia, viene usato il vino bianco per sfumare, ma alcune persone sfumano con il liquore all’arancia, cosa che arricchisce moltissimo il gusto di questo piatto, che risulta quindi incredibilmente profumato.
Può essere abbinato a un vino bianco leggero e beverino, che possa essere usato per sfumare, ma anche e soprattutto con un cocktail ad hoc, come il mimosa a base di champagne (o prosecco oppure ancora Franciacorta) e succo d’arancia.
Purtroppo l’anatra all’arancia non è facilissima da digerire – non fatevi ingannare dalla sua apparenza tenera. Tuttavia nel complesso la carne d’anatra è considerata molto energetica. Tra le sostanze benefiche contenute in questa carne figurano il potassio, il fosforo, il ferro, il calcio e il magnesio.
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