La coxinha è uno di quei piatti che vi darà l’idea del “già visto”. Vi sbagliate: anche se l’impressione, la forma di un cono fritto, vi ricorderà gli arancini siciliani, questo piatto è molto diverso. Gli arancini si basano su un ripieno a base di riso e ragù, in cui l’amido del riso rappresenta una sorta di collante.
Le coxinha presentano invece un ripieno a base di straccetti di pollo che vengono bolliti e poi insaporiti in padella: questi straccetti vengono incastonati in un impasto, successivamente avvolto nella pastella e nel pangrattato, e poi si va di frittura.
Si tratta di un antipasto tipico del Brasile, ma anche del Portogallo e di alcune nazioni in cui si parla il portoghese. Il nome è infatti evocativo della forma: coxinha significa infatti “coscina di pollo” (come in quella famosa ninnananna per neonati). Stando alla leggenda, la ricetta sarebbe nata per accontentare il rampollo della famiglia reale, che avrebbe voluto mangiare sempre cosce di pollo.
Alcune volte, tra gli ingredienti entra un formaggio cremoso chiamato Catupiry, creato all’inizio del ‘900 da due emigranti di origine italiana in Brasile, Mário e Isaíra Silvestrini.
L’utilizzo delle coxinha è assolutamente versatile: possono fare parte di un pasto di più portate, possono entrare a far parte di un piccolo aperitivo, essere servite nel buffet di una cena in piedi. E, come si intuisce, piaceranno a grandi e piccini.
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