Dettagli ricetta

Preparazione

1 ora e 0 minuti

Difficoltà

Cottura

35 minuti

Costo

Dosi

per 10 persone

Pangiallo

Il Pangiallo romano, o Pangiallo di Palestrina, è un dolce di origini antichissime: le sue radici pare affondino addirittura nella Roma Imperiale. Durante l’Impero Romano, infatti, era usanza preparare un dolce da consumare in famiglia durante il solstizio di inverno: era anche un omaggio di buon auspicio che ci si regalava augurandosi che il Sole tornasse presto.

Si trattava di un dolce a base di frutta secca che, nella forma tonda di pagnotta e nella crosta gialla, ricordava il Sole, proprio come il Pangiallo romano. In un libro di ricette, il “De re coquinaria” di Apicio, noto cuoco della Roma antica, si trovano indicazioni per realizzare un dolce molto simile al Pangiallo di Palestrina.

Nei secoli poi, data la concomitanza tra il Natale e la festa pagana dedicata al Sole del 25 Dicembre, si è trasformato ed è giunto fino a noi conosciuto come un dolce natalizio.

La tradizione del Pangiallo resiste soprattutto nella zona dei Castelli Romani, dove sono molte le pasticcerie che lo propongono a Dicembre. Tuttavia il suo consumo non si è mai diffuso molto fuori dal Lazio, anche se è piuttosto simile ad altri dolci tradizionali, come il panforte o ancor di più il panpepato.

Quando preparare questa ricetta?

Preparate il Pangiallo per Natale. Fatelo pure con anticipo perché si conserva diversi giorni.

Preparazione

  1. Mettete in ammollo l’uvetta in acqua per almeno 30 minuti, di modo che diventi morbida. Spellate nocciole e mandorle e tostatele.

  2. Nel frattempo, in un pentolino, sciogliete a fuoco basso il miele con lo zucchero e le bucce grattugiate di arancia e limone, fino a farlo bollire.

    Tritate il cioccolato con un coltello.

  3. Aggiungete nel miele le mandorle e le nocciole, poi i pinoli e l’uvetta strizzata, quindi mescolate con cura.

  4. Aggiungete poi le noci, i canditi, il cioccolato fondente e la farina setacciata.  Mescolate bene il composto e cuocete ancora per qualche minuto.

    Preparate la glassa con due cucchiai di farina, due cucchiai di olio e una bustina di zafferano sciolta in poca acqua calda.

  5. Dividete l’impasto in piccole pagnotte, toccatele con le mani bagnate per rendervi il lavoro più facile e poneteli sulla placca del forno ad asciugare. Spennellateli con la glassa gialla, quindi cuoceteli in forno caldo a 170°C per circa 25 minuti. Serviteli tagliati a fettine e freddi.

Varianti

Pangiallo toscano

Il Pangiallo toscano non ha la cioccolata e ha, nell’impasto, la farina di mais.

Per realizzarlo bisogna unire in una ciotola 200g di farina gialla e 200g di farina bianca, unire due uova e un cucchiaino di lievito.  Quindi nell’impasto vanno aggiunti 5 cucchiai di miele, 100 g di uvetta ammollata precedentemente in acqua, un bicchiere di latte, la scorza grattugiata di un limone e 50g di burro ammorbidito. L’impasto va infine cotto per 40 minuti a 180°C.

Pangiallo Bimby

Anche se utilizzate il Bimby, iniziate lasciando in ammollo l’uvetta e tostando mandorle e nocciole. Nel boccale tritate poi il cioccolato, 5 secondi Turbo, e mettetelo da parte. Sempre con velocità Turbo polverizzate la scorza di limone e di arancio, poi lasciate da parte. Nel boccale, senza lavarlo, versate miele, zucchero e farina, poi azionate a vel. 1, 5 minuti a 70 gradi.

Inserite poi nel boccale tutti gli altri ingredienti e mescolate con l’antiorario inserito per altri 5 minuti a 70 gradi.

Preparate poi i panetti e proseguite come nella ricetta senza Bimby.

Curiosità e consigli

  • Servite il Pangiallo con un vino dolce, come lo Zibibbo.