Il riso al forno è una di quelle ricette tradizionali che si pongono come antesignane del riciclo degli ingredienti. Si tratta infatti di un piatto di recupero e – come spesso accade in questi casi – è molto goloso e si presta ai gusti e alle esigenze di ognuno e ognuna. Per questo qui diamo una forma base della pietanza, che può essere arricchita a piacimento con gli avanzi che si hanno in frigo. I nostri antenati e antenate la sapevano molto più lunga di noi in fatto di evitare gli sprechi alimentari.
La preparazione del riso al forno è piuttosto semplice. Si parte dalla scelta del riso – l’ideale è Roma o Arborio, che sono in un certo senso delle tipologie passe-partout – e alla sua cottura. Il riso scolato viene mescolato con uovo e parmigiano grattugiato, che creano una coesione tra i chicchi, pur mantenendo l’insieme piuttosto morbido, quasi cremoso. Dopo di che si allestisce la teglia con strati di riso, mozzarella a cubetti, sugo di pomodoro aromatizzato alla cipolla e altro parmigiano grattugiato, per passare alla cottura in forno.
Possiamo dire che il riso al forno sia una ricetta anche per principianti tra i fornelli. Purtroppo non è molto inclusiva poiché vegetariana e non vegan. E con l’aggiunta di ulteriori ingredienti di recupero diventa ancor meno inclusiva. Per cui in un pranzo o una cena in cui sapete poco dei vostri commensali, è bene ricorrere solo alla ricetta base, o al massimo integrando con ingredienti vegetali, per esempio verdure o ortaggi avanzati ripassati in padella.
Cosa ne pensi?