Dettagli ricetta

Preparazione

2 ore e 30 minuti

Difficoltà

Cottura

2 ore e 0 minuti

Costo

Dosi

per 4 persone

Risotto alla Bergese

Il risotto alla Bergese prende il nome dallo chef che per primo lo preparò e lo codificò: Nino Bergese. Lo chef piemontese vanta anche un altro primato: fu infatti il primo in assoluto a conquistare due stelle Michelin in Italia. Quindi, essendo una ricetta codificata, sebbene ne esistano alcune versioni l’una leggermente diversa dall’altra, è meglio essere fedeli all’originale.

In pratica il risotto alla Bergese è un risotto in bianco e mantecato, con in più un fondo scuro e denso, che si ottiene dalla tostatura e la cottura delle ossa della carne con ortaggi e aromi: il risultato è qualcosa di grande impatto visivo e naturalmente di gran gusto. Va accostato a un vino delicato ma di carattere, come per esempio un Moscato d’Asti oppure anche uno Chardonnay.

Purtroppo il risotto alla Bergese non è una pietanza inclusiva. Non va bene né per i vegetariani né tantomeno per i vegani, perché si usano le ossa della carne, che quindi non sono cruelty free, e in più non è adatta agli intolleranti al lattosio, perché il risotto viene mantecato con derivati del latte, oltre a non andare bene a tutti coloro che sono allergici o intolleranti al singolo ingrediente. E, come detto, la ricetta è codificata e quindi non ammette grosse o evidenti sostituzioni.

Quando preparare questa ricetta?

Il risotto alla Bergese è un primo piatto che può essere consumato a pranzo oppure a cena.

Preparazione

  1. Mettete le ossa in una teglia e tostatele in forno a 200°C per un’oretta.

  2. Pulite la cipolla e i porri, lavate e pulite le carote, lavate il sedano. Tagliate tutto a pezzettoni.

  3. Eliminate le ossa (ma mettetele da parte) e raccogliete il grasso che è fuoriuscito: mettetelo in una pentola grande con le verdure tagliate a pezzi. Fate rosolare.

  4. Aggiungete il concentrato di pomodoro e lasciate cuocere a fuoco basso per qualche minuto. Sfumate con il Porto.

  5. Rimettete le ossa in pentola e aggiungete timo, alloro, salvia, rosmarino, e poi ghiaccio e acqua fino a coprire tutti gli ingredienti. Cuocete a fuoco basso fino al dimezzamento.

  6. Filtrate e raccogliete il fluido in un pentolino. Lasciatelo cuocere a fuoco basso finché non si addensa e diventa scurissimo.

  7. Tostate il riso in una pentola. Cuocetelo fino al tempo indicato sulla confezione, aggiungendo a mano a mano del brodo.

  8. Mantecate col formaggio grattugiato e il burro.

  9. Dividete il fluido denso che avete realizzato con ossa, ortaggi e aromi nei piatti.

  10. Mettete in cima il risotto in bianco, suddiviso nei piatti. Servite caldo.

Curiosità e consigli

  • Per la cottura delle ossa utilizzate una pentola abbastanza alta oltre che larga.
  • Come per molti risotti anche in questo caso non serve aggiunta di sale, perché la pietanza è saporita all’origine.