Il buccellato siciliano è un dessert tipico della zona di Palermo. Viene preparato di solito durante il periodo natalizio, ma è talmente delizioso e profumato – con tutti gli ingredienti più tradizionali della Sicilia – che difficilmente resisterete alla tentazione di prepararlo in un altro periodo dell’anno.
Ingredienti tradizionali per il buccellato siciliano
Sono proprio i profumi e i sapori della Sicilia a rendere il buccellato tanto amato e riconoscibile: gli agrumi canditi, i fichi secchi, l’uvetta sultanina, la cannella e la noce moscata, la frutta secca tritata. Questi ingredienti sono parte fondante del ripieno, che viene racchiuso in una morbida ma compatta pasta frolla. Con il passare dei secoli, dopo la scoperta dell’America, entrò a far parte degli ingredienti anche il cioccolato fondente, che arricchisce innegabilmente l’insieme in maniera armoniosa.
Come preparare l’impasto per il buccellato
L’impasto per il buccellato è una normalissima pasta frolla che potete preparare con la nostra ricetta. Potete però arricchirla con aroma di arance o limoni. Se vi piace gustare questo dessert appena preparato, il guscio di pasta frolla risulterà croccante, ma c’è a chi piace anche nei giorni successivi, quando la pasta frolla è maggiormente friabile.
Realizzazione del ripieno a base di fichi secchi e frutta secca
Il ripieno del buccellato consiste nel realizzare una purea con i fichi secchi e l’uvetta reidratati. Nell’impasto trovano posto inoltre la marmellata di fichi (ma potete integrarne anche un po’ d’arance, senza esagerare, perché alcuni possono trovarne il gusto eccessivamente acre), la frutta secca tritata, i canditi di agrumi, il cioccolato fondente e alcuni aromi, cannella e noce moscata in primis, che si sposano particolarmente bene con l’insieme. Tradizionalmente si aggiunge anche la zuccata, o zucca candita, per chi ne ha a disposizione. Il ripieno viene modellato all’interno di una pellicola per alimenti, in modo da assumere l’aspetto di un cilindro stretto e lungo, che possa essere avvolto ad anello. È importante che il ripieno riposi un giorno intero in frigo prima dell’assemblaggio finale del dessert.
Assemblaggio e modellazione del buccellato
Per assemblare il buccellato si deve stendere la pasta frolla seguendo la forma del ripieno, ma per oltre il doppio della larghezza, affinché appunto il ripieno venga avvolto nella pasta frolla. L’insieme poi va modellato delicatamente ad anello: la pasta frolla, soprattutto in questa fase, non si deve strappare, oppure il ripieno rischia di fuoriuscire in cottura. Il dessert così assemblato deve riposare un altro giorno in frigo prima di andare in forno elettrico.
Cottura del buccellato: tempi e temperature ideali
Il buccellato siciliano deve essere cotto a un’alta temperatura (ma non altissima, perché il risultato non sarebbe ottimale) per poco più di mezz’ora: la temperatura ideale è 200°C affinché il composto non fuoriesca dalla pasta frolla.
Come decorare il buccellato secondo la tradizione
Il buccellato viene spennellato con la marmellata d’arance, affinché risulti lucido, e poi viene posta sulla superficie una decorazione a piacimento secondo ingredienti tradizionali siciliani, solitamente granella di mandorle o pistacchi e agrumi canditi. Tuttavia, a volte, alcuni decidono di spennellare la superficie con la glassa al limone.
Storia e curiosità sul buccellato siciliano
Il buccellato viene chiamato in dialetto vucciḍḍatu (con la d cacuminale, un suono presente solo nei dialetti meridionali estremi). La parola viene dal tardo latino buccella(m), ovvero “bocconcino” nel senso di “morso”. Non si sa con certezza quando il dessert sia nato, ma si ipotizza che possa risalire ai tempi delle province romane, non solo per la questione etimologica, ma anche perché era utilizzato da navigatori e militari dato che era un cibo a lunga conservazione facilmente trasportabile. Sotto l’impero degli Antonini, venne usato il termine per indicare dei soldati scrocconi, ovvero che sbocconcellavano pane a tradimento.
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