Falsomagro, o farsumagru in siciliano, è un nome veramente curioso e dall’origine incerta. Nato dall’unione delle parole falso e magro, potrebbe derivare dal francese farse, che significa farcito e che si pronuncia fars, che si è legato poi a magru diventando farsumagru per indicare una carne magra farcita.
D’altra parte, potrebbe più semplicemente significare qualcosa che sembra magro ma è tutt’altro: il Falsomagro è infatti una sorta di polpettone che, a prima vista, sembra un semplice secondo piatto, ma che, una volta tagliato a fette, rivela al suo interno un ricchissimo ripieno.
Il falsomagro è un piatto tradizionale tipico siciliano, diffuso in tutta l’isola e cucinato soprattutto per le festività solenni, ma si differenzia nella ricetta a seconda del paese in cui viene preparato per il ripieno che contiene.
La base infatti, comune a tutte le varianti, è la carne di manzo, da utilizzare sia in una grande fetta unica che macinata. All’interno però si può farcire il falsomagro con uova sode, mortadella, pecorino, lardo o altri ingredienti saporiti che possano piacere.
A differenza del più conosciuto polpettone ripieno, non va cotto in forno, ma si cuoce in una casseruola su un letto di sedano, carota e cipolla e salsa di pomodoro.
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