Dettagli ricetta

Preparazione

2 ore e 30 minuti

Difficoltà

Cottura

2 ore e 0 minuti

Costo

Dosi

per 6 persone

Paniscia novarese

La paniscia novarese è un piatto a metà strada tra un risotto ai legumi, salame e cavolo verza e una zuppa a base di riso e legumi. Si prepara infatti utilizzando due contenitori per la cottura in cucina: due pignatte, due pentole (meglio se in pietra lavica), oppure una pignatta e una pentola. Successivamente i contenuti delle pentole o delle pignatte vengono assemblati per creare un tutt’uno.

Va da sé che, dato il nome, la paniscia novarese è un piatto diffuso nella zona di Novara, ma alcune delle sue piccole varianti sono diffuse in tutto il Piemonte, a partire dalla zona di Vercelli. Non si sa tuttavia da dove venga il nome: alcuni credono che venga da “panigo”, ovvero come veniva chiamata una varietà di miglio anticamente molto utilizzata per le ricette tradizionali di questa regione.

Purtroppo la paniscia novarese non è un piatto inclusivo ed eliminare gli ingredienti che non sono cruelty free significherebbe non seguire la ricetta tradizionale. La paniscia non può essere consumata quindi da chi è vegetariano o vegano, per via della presenza della cotenna di maiale, della fidighina e del vino rosso (che molto spesso contiene caglio e cocciniglia, anche se esistono dei vini rossi vegan). Inoltre la pietanza è proibita a coloro che soffrono di allergie o intolleranze al singolo ingrediente.

Quando preparare questa ricetta?

La paniscia novarese è un primo piatto che può essere consumato a pranzo oppure a cena.

Preparazione

  1. Pulite la cipolla, lavate e pulite la carota, lavate il sedano. Tritate tutto finemente.

  2. Tagliate la cotenna a dadini.

  3. Lavate il cavolo verza e tagliatelo a julienne.

  4. In una pignatta, versate il trito, la cotenna, il cavolo verza e i fagioli borlotti. Coprite tutto con acqua e cuocete per una decina di minuti a fuoco alto. Eliminate la schiuma con una schiumarola, abbassate la fiamma e cuocete per due ore.

  5. In una pentola con un fondo d’olio, date rosolare delle fette di fidighina e tostate il riso. Sfumate con un po’ di vino rosso e fate cuocere utilizzando un po’ di fluido brodoso preso a mano a mano dalla pignatta con gli altri ingredienti, finché il riso non è pronto.

  6. Unite le due parti del piatto: il contenuto della pignatta e quello della pentola, aggiustate di pepe ed eventualmente di sale, e servite caldo.

Varianti

Paniscia lombarda

In questa variante, non si cuociono i fagioli in umido, ma si prepara un risotto normalmente con un salume locale (quindi c’è la fase di tostatura con un trito di verdure e cottura nel brodo). In più si manteca tutto con abbondante parmigiano reggiano.

Curiosità e consigli

  • Potete usare il riso Arborio o il Carnaroli.
  • C’è chi usa lo strutto o il burro al posto dell’olio di oliva.