Patè di fegatini

Il patè di fegatini è una ricetta tradizionale comune ad alcune zone del centro Italia: dall’Umbria alla Toscana fino all’alto Lazio, questo piatto viene servito come antipasto su fette di pane fresco o abbrustolito, spesso arricchito con tartufi locali. Naturalmente può essere preparato in tutte le parti d’Italia, munendosi di tartufo oppure no – perché a non tutti piace. I fegatini di pollo e il fegato di vitello sono invece di uso più comune, anche se alcune piccole macellerie vi potrebbero chiedere di prenotarlo.

Oltre al modo in cui viene servito tradizionalmente il patè di fegatini nel centro Italia, può accompagnare crostini, vol au vent o altre preparazioni a base di farina. E non è solo un antipasto: potete utilizzarlo per un aperitivo casalingo o una cena a buffet in piedi. Naturalmente se avete ospiti, informatevi prima se sono disponibili a provare il piatto, perché non in tutte le zone d’Italia e non tra tutte le persone esiste una passione per le interiora di animali.

Potete accompagnare la ricetta del patè di fegatini con un bicchiere di vino bianco fresco di origine toscana o umbra, ma anche provare con un moscato d’Asti. Il piatto si regge su un equilibrio delicato, per cui bisogna aiutarlo a restare inalterato o esaltarlo.

Quando preparare questa ricetta?

Il patè di fegatini è un antipasto che può essere consumato a pranzo oppure a cena.

Preparazione

  1. In una padella con un po’ d’olio, rosolate un trito di cipolle e il fegato di pollo e vitello. Sfumate con il marsala.

  2. Mettete tutto in una ciotola e passatelo con il frullatore a immersione, aggiungendo il burro e la mollica di pane bagnata qualche goccia di latte. Aggiustate di sale e pepe.

  3. Tagliate il tartufo in lamelle sottilissime e amalgamatelo alla crema ottenuta.

  4. Mettete in frigorifero e servite dopo almeno 4 ore.

Curiosità e consigli

  • L’unico ingrediente sacrificabile è il tartufo: non a tutti piace.
  • Il patè può essere spalmato su fette di pane fresco o abbrustolito.