I cannelloni all’amalfitana, come suggerisce il nome, sono un piatto tipico della cucina tradizionale campana. Teoricamente la pietanza rientra nella macroarea della pasta al forno, tuttavia i cannelloni in questione non sono tali in senso stretto, ovvero non sono né cilindri di pasta all’uovo né sfoglie di pasta all’uovo arrotolate: si tratta infatti di crespelle ottenute con un impasto molto fluido a base di farina, uova e latte, che dopo una breve cottura in padella vengono imbottite e condite in modo da assumere l’aspetto di generici cannelloni da cuocere in forno.
Con l’eccezione della preparazione delle crespelle, la realizzazione dei cannelloni all’amalfitana è invece abbastanza comune. Perché tra ripieno e condimento si contemplano la mozzarella (naturalmente di bufala, se si vuole essere ortodossi, ma va bene anche quella vaccina se la si preferisce), un ragù a base di passata di pomodoro, carne macinata e il classico trito di carota, cipolla e sedano, oltre naturalmente a besciamelle e parmigiano grattugiato.
La cosa fondamentale da sapere, quando si assemblano questi cannelloni di crespelle è che l’intera superficie delle crespelle deve essere coperta o in forno rischierà di bruciacchiarsi.
Il piatto è sostanzioso e molto gustoso. Per questa ragione si consiglia di preparare i cannelloni all’amalfitana in occasione del pranzo della domenica oppure per un pasto molto speciale, come una ricorrenza o un festeggiamento, a pranzo o cena poco cambia: questi cannelloni hanno un forte impatto visivo, sono sorprendenti per gli ospiti e sono molto saporiti.
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