Savarin

Il savarin è un dolce lievitato elegante e delizioso che fa parte della tradizione della cucina francese, che somiglia al babà ma è realizzato con la panna. Il savarin è un lievitato e come tale necessita di qualche ora di preparazione, tra impasto, lievitazione e cottura bisogna considerare almeno 5-6 ore. Si tratta di un dolce impegnativo, che richiede un po’ di manualità, ma che vi darà grandi soddisfazioni.

Il savarin viene preparato in uno stampo per ciambelle, viene poi inzuppato nella bagna al rum profumata all’arancia e servito con crema pasticcera, panna e frutta fresca di stagione. Vediamo insieme come preparare in casa un delizioso savarin.

Quando preparare questa ricetta?

Il savarin è un dolce per le grandi occasioni che si può preparare in ogni periodo dell’anno, è buonissimo e si può personalizzare con la crema o la panna, la frutta di stagione, riccioli di cioccolato e quello che più vi piace.

Preparazione

  1. Scaldate il latte nel microonde per 30 secondi, aggiungete il lievito di birra sbriciolato e mescolate con un cucchiaino.

  2. Versate il latte e il lievito nella planetaria e aggiungete lo zucchero, la panna e le uova, unite il sale, la scorza grattugiata di arancia e l’estratto di vaniglia e mescolate con un cucchiaio. Unite la farina e cominciate a mescolare, poi impastate con lo strumento foglia e appena l’impasto comincerà a prendere consistenza, togliete la foglia e mettete il gancio. Impastate per circa 15 minuti in modo da avere un composto sodo e ben incordato.

  3. Aggiungete il burro morbido, poco per volta, cercando di farlo assorbire all’impasto. Procedete così e, se serve, unite qualche cucchiaio di farina.

  4. Versate il composto su una spianatoia infarinata e impastate qualche minuto. Nel frattempo imburrate e infarinate uno stampo per ciambelle da circa 26 cm di diametro. Disponete dentro l’impasto, coprite con la pellicola trasparente e fate lievitare per 2 ore nel forno spento con la luce accesa.

  5. Riscaldate il forno a 180°C e cuocete il savarin per circa 25 minuti. Fate la prova dello stecchino prima di sfornare.

  6. Sfornate il savarin, fatelo intiepidire qualche minuto e poi estraetelo dallo stampo e fatelo raffreddare su una gratella.

  7. Nel frattempo preparate la bagna al rum. In una pentola mettete lo zucchero, l’acqua e la scorza di arance e limone a fette abbastanza grandi, portate a ebollizione e cuocete per 10 minuti circa. Poi fate intiepidire e quando lo sciroppo sarà arrivato a temperatura ambiente filtratelo, unite il rum e mescolate.

  8. Mettete il savarin in una ciotola e versate sopra la bagna al rum, fate inzuppare bene e giratelo con delicatezza in modo che assorba lo sciroppo da tutti i lati. Fate sgocciolare il savarin su una gratella e poi trasferitelo in un piatto da portata.

  9. Lucidate il savarin con la gelatina di albicocche e poi decoratelo con ciuffetti di crema pasticcera e di panna montata e con frutta fresca. La parte centrale, se volete, la potete riempire con la frutta e la panna montata.

Varianti

Savarin di riso

Il savarin di riso non è altro che un timballo, si prepara il riso e ci condisce a piacere e poi si mettete in una teglia cosparsa con olio e pangrattato, quindi si passa in forno per 20 minuti a 190°C. In pratica è un riso al forno ma a forma di savarin.

Savarin di polenta

Il savarin di polenta è un’idea molto carina per portare in tavola la polenta. Si prepara la polenta con la ricetta classica e poi si versa nella teglia per il savarin, si fa asciugare circa 5 – 6 ore e poi si sforma su un piatto da portata. Avrete così la polenta a forma di savarin che potete tagliare a fettine e servire con la fonduta e i funghi.

Curiosità e consigli

  • Il savarin è un dessert impegnativo e che richiede molto tempo: se avete fretta è meglio cambiare ricetta.
  • Per fare il savarin è consigliabile utilizzare la planetaria che permette di impastare meglio gli ingredienti e incordare l’impasto nel modo corretto.
  • Se volete potete preparare anche la bagna senza rum in modo che il vostro dolce sia adatto anche ai bambini.